“10 giorni con Babbo Natale”, un film on the road che ci porta a viaggiare con la fantasia verso zone innevate e glaciali

Articolo di Gordiano Lupi

Confesso di essere partito prevenuto nei confronti di questo film, anche perché non avevo visto 10 giorni senza mamma (2019) e credevo di trovarmi di fronte alla solita insulsa commedia italiana piena zeppa di luoghi comuni. Non è vero, sono contento di essere stato sorpreso da una sceneggiatura lineare e coerente e da una regia accorta, mai invadente, tutto merito di Genovesi. Fabio De Luigi (Carlo) e Valentina Lodovini (Giulia) sono due perfetti coniugi che vivono distanti, perché la consorte è una donna in carriera e il compagno si occupa dei tre figli. Non solo, alla vigilia di Natale Giulia riceve la proposta di una promozione e deve sostenere un colloquio a Stoccolma. Carlo si fa venire la brillante idea di rispolverare il vecchio camper e di partire ala volta della Norvegia con tutta la famiglia, che comprende Tito (simpatizzante di destra), Camilla (ambientalista convinta) e la piccola Bianca. Una volta superato il confine con l’Austria, in mezzo a una tormenta di neve la famiglia incontra un singolare vecchietto che dice di essere Babbo Natale (Abatantuono) e gli dà un passaggio fino a casa. Raccontata così pare una trama molto fantastica, ma una volta accettato l’assunto di partenza tutto è molto credibile, soprattutto il fatto che solo la piccola Bianca crede che il vecchio smemorato sia davvero Babbo Natale, mentre gli altri lo aiutano convinti che sia solo un anziano pieno di problemi. Divertente il tormentone del ristorantino di baccalà che secondo Babbo Natale a Stoccolma sarebbe ottimo, ma quello di Lisbona è tutta un’altra cosa. Molte le idee brillanti di un film garbato, per famiglie, che si segue volentieri, soprattutto il tema di fondo della riconciliazione e dell’amore all’interno di una coppia e il fatto che nella vita si debbano scoprire le cose davvero importanti. Ben fatto e credibile anche il rapporto tra figlia adolescente e genitori, ricco di contrasti e di situazioni difficili da gestire, proprio come nella vita vera. Diego Abatantuono nei panni di Babbo Natale fornisce ancora una volta un saggio di tutta la sua bravura, ma anche De Luigi e Lodovini (migliore attrice di commedia ai Nastri d’Argento) non sono per niente male nei rispettivi ruoli. Bravi i ragazzi, attori alle prime armi, ben guidati da un regista che sa il fatto suo ed è un buon direttore di interpreti. Ottima la fotografia nordica di Federico Masiero per un film on the road che ci porta a viaggiare con la fantasia verso zone innevate e glaciali. Bravo Genovesi, che di solito non mi convinci, invece questa volta mi hai fatto sorridere e pensare, operazione per niente facile. Il film non è mai uscito al cinema – causa Covid – ma solo sulla piattaforma Prime Video e adesso si può vedere su Cine 34 e su Mediaset Infinity. Da vedere!

Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Alessandro Genovesi. Fotografia: Federico Masiero. Montaggio: Claudio Di Mauro. Musiche: Andrea Farri. Scenografia: Roberto Caruso. Produttori: Maurizio Totti, Alessandro Usai, Antonio Tacchia. Casa di Produzione: Colorado Film. Genere: Commedia. Durata: 100’. Interpreti: Fabio De Luigi (Carlo), Valentina Lodovini (Giulia), Diego Abatantuono (Babbo Natale), Angelica Eli (Camilla), Matteo Castellucci (Tito), Bianca Usai (Bianca), Niccolo Tredese (Matteo), Nana Funabiki (Merlin).

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