“1920”, il nuovo side project di Achille Lauro & The Untouchable Band

Articolo di Alberto Maccagno

Il 4 dicembre 2020, per Elektra / Warner Music Italy, è uscito 1920, il nuovo side project di Achille Lauro & The Untouchable Band.

Achille Lauro colpisce ancora. Sarà che gli stanno proprio bene l’abito gessato a righe e i capelli modellati dalla brillantina e pettinati all’indietro, sarà che il lavoro compositivo della cosiddetta Untouchable Jazz Band (guidata dal maestro Dino Plasmati) risulta impeccabile da tutti i punti di vista, saranno quei testi vagamente beat, caratterizzati da una poetica cupa-malinconica e bagnata nell’alcool… sarà quel che sarà, ma Lauro ha fatto di nuovo centro.

Il nuovo progetto è composto da tre cover (My Funny Valentine, Tu Vuo’ Fa’ L’Americano, Jingle Bell Rock), due rivisitazioni di brani già pubblicati dall’artista romano nell’album 1969 (Cadillac 1920, Bvlgari Black Swing) e da tre inediti decisamente piacevoli, ossia Chicago, miglior traccia qui presentata, Pessima e la più emozionale Piccola Sophie, sulla quale però la voce del cantante suona troppo monocorde, anche a causa di una stesura melodica poco fantasiosa.

Il disco rappresenta un excursus temporale che parte dagli anni del proibizionismo (da cui il titolo) e che si protrae fino agli anni ’50, alternando atmosfere fumose e notturne, da bar malfamato di provincia, ad altre decisamente sfrenate e festose, creando nell’ascoltatore una sensazione di divertimento e coinvolgimento perpetua.

Le incertezze vocali dell’artista sono evidenti, così come lo sono quelle nella pronuncia dell’inglese e del napoletano. Tuttavia, il personaggio eclettico e carismatico di Lauro ha dimostrato già in molte occasioni di saper andare oltre le piacevolezze canore e gli accorgimenti tecnici grazie a un approccio punk che rende la performance assolutamente unica e personale, all’insegna della libertà e del “me ne frego” (in un’accezione, ovviamente, apolitica). Inoltre, l’estrema cura musicale e il talento personale dei singoli musicisti rappresentano un’ottima premessa, una vera e propria rampa di lancio, per il successo dell’opera.

Anche le collaborazioni incarnano un aspetto piacevole di 1920. Queste spaziano tra il rap, con artisti quali il conterraneo Gemitaiz e il genovese Izi (il cui auto-tune in questo contesto risultava, francamente, evitabile), e lo scenario pop tricolore, con i contributi canori di Annalisa e Gigi D’Alessio.

Entrato nel mondo del pop sfondando la porta del Festival Di Sanremo, il signor De Marinis continua a dimostrarsi un artista curioso e un divertito sperimentatore di stili, abile nel far convivere una grande dose di estetica e marketing con una musicalità ricca e interessante, oltre che culturalmente valida.

“Signore e signori”, concediamoci ancora un ballo, cent’anni dopo il 1920.

TRACKLIST:

01. My Funny Valentine

02. Chicago

03. Pessima

04. Tu Vuo’ Fa’ L’Americano (ft. Gigi D’Alessio)

05. Cadillac 1920

06. Bvlgari Black Swing (ft. Izi, Gemitaiz)

07. Piccola Sophie

08. Jingle Bell Rock (ft. Annalisa)

FORMAZIONE:

Achille Lauro – voce.

Dino Plasmati – direttore della Untouchable Jazz Band.

Israel Varela – batteria.

Flavio Boltro – tromba.

Michele Campobasso – pianoforte.

LJP Jazz Band

Gianluca Luisi – vibrafono.

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