Bielorussia: in bilico tra battaglia del grano e guerra imminente

Articolo di Giacomo Giurato

C’è preoccupazione in Bielorussia da quando il paese è tornato al centro dell’interesse per un suo possibile diretto coinvolgimento nel conflitto ucraino. Paura che si registra a partire dal Febbraio scorso, cioè da quando la presenza dell’esercito russo nel territorio controllato da Minsk creava preoccupazione nella popolazione bielorussa. Ci troviamo a Bobrowniki, villaggio polacco al confine con la Bielorussia. L’atmosfera non è idilliaca, si respira un clima pesante al confine, quasi come se lo scoppio della guerra fosse imminente, i soldati polacchi imbracciano fucili pattugliando ogni singola strada, la polizia di frontiera pattuglia ogni singolo sentiero. Superato il confine, si entra nel territorio controllato da Minsk, qui i soldati sono un pò più rilassati di quelli polacchi, tuttavia per poter proseguire bisogna prima superare i controlli minuziosi che prevedono anche lo svuotamento dell’automobile da cima a fondo e il controllo dei bagagli ai raggi x.

Spostarsi non è semplice, infatti l’unico punto di passaggio aperto per chiunque venga dalla città polacca di Bialystok e voglia raggiungere Minsk, è quello di Bobrowniki-Berestovica. La Bielorussia rappresentata dal suo presidente Lukashenko insiste sull’indipendenza economica della nazione, indipendenza che serve, a detta sua, per mantenere la sovranità politica e che rivendica anche attraverso i media. Ogni giorno visita aziende agricole e rivolgendosi al mondo dell’industria metalmeccanica e hi-tech, invita ad aumentare la produttività. La paura di Lukashenko che la Bielorussia diventi un provincia russa o che possa fare la stessa fine dell’Ucraina nel caso in cui si opponesse al volere di Mosca, è tangibile.

Minsk, che ha come principale partner economico l’UE, deve anche fare i conti con le sanzioni che stanno gravemente penalizzando il paese, motivo per cui il primo passo per un tentativo di rinascita o almeno per districarsi in questa situazione difficile, è mettere al centro del progetto la rinascita economica ed in particolare l’indipendenza alimentare del paese; al tal proposito è stata anche portata avanti una “battaglia del grano” degna delle memorie mussoliniane degli anni ’30. Un ruolo importante è stato ricoperto dai media ed in particolare dai telegiornali che, per tutto il mese di Agosto, hanno dedicato una rubrica speciale della durata di 10 minuti ai successi degli agricoltori bielorussi: ogni giorno infatti venivano contate le tonnellate di grano raccolte, le autorità hanno elargito premi ai contadini e ai trattoristi meritevoli.

Related Articles