“Incomprensibile e disumana”, così Gerald Darmanin dopo giorni di accuse e lezioni di moralità da parte del presidente della repubblica francese Macron nei confronti del governo italiano, ha definito la decisione di Roma di chiudere i porti. Dopo avere comunicato infatti che la nave Ocean Viking attraccherà nel porto di Tolone, la Francia ha fatto sapere che le conseguenze saranno pesanti. Confini serrati a Ventimiglia e già presidiati da 500 agenti, sospensione dell’accoglienza di 3.500 rifugiati dall’Italia.
La risposta di Roma è arrivata puntuale, che ha definito infatti “incomprensibile e sproporzionata” la posizione assunta da Parigi. Sono intervenuti in merito i ministri Tajiani e Piantedosi che hanno sottolineato la differenza di numeri in merito alla questione accoglienza, con l’Italia che ha accolto decine di migliaia di migranti e la Francia appena alcune centinaia.
Tajiani ha poi continuato parlando della questione redistribuzione migranti, citando un accordo che prevedeva appunto la ridistribuzione di 8mila migranti ma al momento ne sono stati redistribuiti solamente 117, Piantedosi ha invece lamentato una mancata solidarietà europea.
Non si è fatta attendere anche la risposta del sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giovanbattista Fazzolari che ha affermato che in questi giorni in Italia sono sbarcate centinaia di persone mentre la Francia quest’anno ha ricollocato solamente 38 persone. Berlino non pervenuta, regna il silenzio, a Bruxelles lo scontro Italia-Francia viene vista con preoccupazione.