“Il principe di Roma”, un film del 2022 diretto da Edoardo Falcone

Articolo di Paolo Quaglia

Nella Roma di metà ottocento Bartolomeo Proietti è un uomo che conta. Potente e danaroso il Sor Meo è prossimo alla nobiltà. Grazie a un matrimonio di convenienza questo Scrooge ante litteram salirà l’ultimo gradino della strada sociale. Purtroppo il suo sottoposto è condannato a morte prima di avergli portato i soldi necessari ala conveniente unione. Deciso a scoprire dove si trovi il denaro Bartolomeo, si rivolge a una strega che lo mette in guardia dalle anime dei morti. Chiamando l’aldilà potrebbero palesarsi fantasmi diversi dal suo impiegato. Non curante di quest’avviso il futuro nobile decide di procedere in questa seduta spiritica ma le cose non vanno come previsto. L’uomo incontrerà alcuni spiriti guida che lo faranno ragionare su se stesso mostrando, senza ravvedimenti, un futuro nefasto .

Il principe di Roma è un film del 2022 diretto da Edoardo Falcone. Il regista confeziona una commedia popolana come non se ne vedevano da anni. Ricca di dialoghi tra comicità e ironia la vicenda del Proietti racchiude tutto il cinema classico del Belpaese senza scadere nel volgare o nel macchiettistico. I personaggi del film sono esilaranti quanto lo è la sceneggiatura, capaci di creare un’atmosfera al confine tra cinema e teatro dove la letteratura di genere ispira. Tra Canto di Natale e il cinema di Luigi Magni Il principe di Roma porta a casa il risultato.

L’assenza di pretese di Leo e dei suoi sodali crea un’atmosfera goliardica e di grande intrattenimento, dove la risata non finisce mai. Massimo Giallini, sempre più erede dei Sordi e dei Proietti, è il protagonista che tutti si aspettano. L’attore dimostra ancora una volta il suo talento e soprattutto la sua versatilità. Capace di passare attraverso ogni genere Giallini tira le file di una vicenda ricordando, senza scimmiottarlo, Il marchese del grillo. Anche i comprimari si rivelano un cast ottimamente assortito. Da Giuseppe Battiston a Filippo Timi i camei illustri, impiegati come anime inquiete, rendono la scena una perfetta mescolanza di italianità e storia.

Un film in grado di garantire intrattenimento e spessore oltre a mostrare una città eterna perfettamente in linea con i tempi e molto affascinante. La dimensione teatrale de Il principe di Roma è il suo punto di forza, un cinema che parla di spiriti evocando un periodo dove la settima arte riusciva a essere profonda anche grazie alla sua leggerezza.

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