La condanna arriva unanime da parte dei direttori dei più celebri musei al mondo nei confronti dei gesti a dir poco estremi degli ecologisti, indirizzati alle opere d’arte esposte. E’ ormai, infatti da un pò di tempo, che si susseguono azioni di imbrattamento su opere di inestimabile valore, che arricchiscono il patrimonio artistico mondiale in nome della battaglia contro l’inquinamento da idrocarburi e i cambiamenti climatici; tra le opere danneggiate si contano alcuni di Van Gogh, un Monet, un Picasso, un Botticelli e molti altri. I responsabili di queste istituzioni culturali denunciano come gli attivisti sottovalutino gravemente la fragilità di queste opere insostituibili del patrimonio culturale mondiale.
I direttori dei musei manifestano apertamente la pericolosità di queste azioni e molti sono stati i musei, anche tra i più celebri al mondo, a prendere una posizione netta a riguardo; spiccano infatti il Metropolitan Museum of Art, il Museum of Modern Art e il Guggenheim Museum di New York, il British Museum, il Victoria and Albert Museum e il National Gallery (l’italiano Gabriele Finaldi) di Londra, la Galleria degli Uffizi e la Peggy Guggenheim Collection, a Firenze e Venezia; il Louvre, il Musée d’Orsay, il Centre Pompidou e il Musée national Picasso di Parigi; il Prado di Madrid, o il Guggenheim Museum di Bilbao.
L’obiettivo primario, precisano, è quello di continuare a considerare le realtà museali come uno spazio di confronto ma nello stesso tempo di assicurare la tutela del patrimonio artistico. Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, così recita il terzo principio della dinamica, e infatti le reazioni a queste azioni scellerate da parte dei gretini non si sono fate attendere. Si paventa la possibilità di un aumento dei prezzi dei biglietti dei musei, come riportato dal ministro della cultura Sangiuliano, realtà opposta a quella auspicata da Sgarbi che invocava musei gratis in Italia. Il concetto è semplice: -è necessario aumentare il livello di protezione per queste opere d’arte. -Occorrono somme di denaro necessarie per fare ciò. -Il metodo più semplice e veloce per trovarle è quello di ricercarle nelle tasche dei visitatori tramite l’aumento dei prezzi dei biglietti.