Giornata mondiale per l’eliminazione delle violenze sulle donne e sulle ragazze

Articolo di C. Alessandro Mauceri

Il 20 Dicembre 1993, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di indicare il 25 Novembre Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne

Pochi però hanno detto che la delibera non parla solo di “donne” ma si parla anche di “bambine”, di adolescenti, di ragazze. L’art. 2 fa espressamente riferimento (specificando che non sono solo questi i casi di violenza) a forme di “abuso sessuale di bambine”, “alle violenze legate alla dote”, “alle mutilazioni genitali femminili e altre pratiche tradizionali dannose”. Ma anche a forme di “violenza fisica, sessuale e psicologica che si verifica all’interno della comunità in generale, compresi stupri, abusi sessuali, molestie sessuali e intimidazioni sul lavoro, negli istituti scolastici e altrove”. A/RES/48/104 – Declaration on the Elimination of Violence against Women – UN Documents: Gathering a body of global agreements (un-documents.net)  La direttiva invita anche i governi sottoscrittori ad “adoperarsi per garantire, nella massima misura possibile alla luce delle risorse disponibili e, ove necessario, nel quadro della cooperazione internazionale”, che anche i bambini e le bambine, figli di donne vittime di violenza ricevano assistenza specializzata. Sotto forma di percorsi di “riabilitazione, assistenza nella cura e nel mantenimento dei figli, consulenza e  programmi sanitari e sociali”. Non manca un invito alle scuole affinché vengano “adottare tutte le misure appropriate, specialmente nel campo dell’educazione, per modificare i modelli sociali e culturali di comportamento di uomini e donne ed eliminare i pregiudizi, le pratiche consuetudinarie e tutte le altre pratiche basate sull’idea di inferiorità o superiorità di uno dei sessi e su ruoli stereotipati per uomini e donne”.

La realtà è diversa. Ad ammetterlo è stato lo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite. E lo ha fatto senza mezzi termini “La violenza può assumere molte forme: attacchi domestici alla tratta, dalla violenza sessuale nei conflitti ai matrimoni precoci, mutilazioni genitali e femminicidio”. E molte di queste forme di violenza colpiscono prima di tutto bambine, adolescenti e ragazze. Spesso al’’interno delle mura domestiche, come conferma uno studio delle Nazioni Unite del 2018 Microsoft Word – GSH2018_Booklet 5 (unodc.org)

L’Obiettivo Sostenibile dello Sviluppo n.5 prevedeva di raggiungere la parità di diritto tra uomini e donne entro il 2030. Ma secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato a Settembre scorso ci vorranno 286 anni per raggiungere questo risultato. Oggi, nel mondo, una donna o ragazza su dieci è vittima di violenze di vario genere. Nel 2021, quasi 1 donna su 5 di età compresa tra 20 e 24 anni si è sposata prima di compiere 18 anni (in alcuni Paesi – anche tra quelli più sviluppati – non esiste un’età minima per sposarsi). Nel mondo sono 42 su mille le ragazze madri. Ma nei Paesi meno sviluppati questo rapporto è più del doppio: sono 94 su mille. Una situazione spesso legata a violenze subite ma che non si ferma solo all’atto criminale: dopo, per queste ragazze madri tornare a scuola è difficile se non impossibile. Non è un caso se la percentuale delle ragazze che non hanno completato nemmeno la scuola elementare è nettamente più bassa di quella dei coetanei di sesso maschile (nel mondo una su tre non ha ricevuto alcuna istruzione).

E nel mondo, ogni undici minuti, viene uccisa una ragazza o una donna.

Parlarne per qualche minuto non basta. E nemmeno leggere un articolo o sentire la notizia in TV. Per questo, le Nazioni Unite hanno deciso di dedicare a questo argomento una campagna che durerà 16 giorni. 16 giornate per per consentire ai Club, alle Associazioni, a tutti di comprendere le dimensioni di questo problema a livello globale, ma anche a livello locale. E per decidere cosa fare contro tutte le forme di violenza di genere. Questo periodo inizia il 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne e LE RAGAZZE (!), e continuerà fino al 10 Dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti Umani (chi desiderasse maggiori informazioni può consultare il sito ufficiale dedicato delle Nazioni Unite o contattarci e saremo felici di fornirle).

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