Il titolo originale del secondo anime di Miyazaki è Kaze no tani no Naushika, un prodotto artigianale del 1984, disegnato e girato prima che nascesse lo Studio Ghibli (che prenderà vita dopo il successo di Nausicaä), distribuito dalla Toei. Miyazaki scrive, disegna e dirige il film insieme al collaboratore Isao Takahata, affrontando temi universali come l’ecologia, il pericolo di un mondo inquinato, l’amicizia tra popoli, l’amore che salva dalla distruzione, l’inutilità della guerra e delle armi. Tutto questo in un anime confezionato con cura certosina per i disegni e per gli sfondi, dopo l’uscita del manga in 16 capitoli, cosa dovuta in Giappone, anche se Miyazaki non è interessato al fumetto su carta. Nausicaä della Valle del vento è così ben fatto da meritare (in Italia) il sostegno del WWF e l’onore della diffusione su Rai Uno come cartone animato principale nel pomeriggio della Befana 1987, replicato a puntate nel 1988 e nel 1989. Abbiamo rivisto il film con il nuovo doppiaggio della Lucky Red, grazie a un’iniziativa del Centro Giovani di Piombino che sta curando il ciclo del Maestro, e abbiamo apprezzato la terminologia più vicina all’originale giapponese. Il Mar Marcio non si chiama più Giungla Tossica, gli enormi insetti distruttori non sono gli improbabili Mostri Tarlo, ma la denominazione resta Omh. La trama è tipica dei film postatomici che negli anni Ottanta venivano diffusi in sala, sia in America che in Italia, con alcune pellicole di imitazione abbastanza scolastiche. Il postatomico di Miyazaki, invece, è profondo e dotato di un messaggio positivo contro la guerra e l’inutilità di continuare a perseverare in perversi e dannosi sforzi bellici. La soluzione, per il Maestro, sarebbe vivere in armonia con la natura, come cerca di fare Nausicaä nella sua Valle del vento, per evitare che la rabbia si diffonda nell’aria e contribuisca a rendere il mondo ancor più invivibile. Il Mar Marcio è la reazione della natura agli errori dell’uomo, non un nemico da combattere e da sopraffare, non tutti lo capiscono, a parte la dolce principessa che cerca di cambiare il corso degli eventi. Il nemico da battere è il regno di Tolmeka che cerca di usare un’arma leggendaria come il guerriero Titano per sconfiggere i pericoli del Mar Marcio. Il cartone animato è un piccolo capolavoro di tecnica, a base di poesia e animazione, con una colonna sonora suadente, intensa, dolcissima, che fa quasi commuovere. Le musiche sono del grande compositore Joe Hisaishi, un maestro del piano che collaborerà ad altri film dello Studio Ghibli, e che si apprezza soprattutto per la soavità del tema iniziale e finale. Il disegno degli sfondi è molto curato, senza uso di alcuna tecnologia digitale, con avveniristici paesaggi desertici e marini, piante di alto fusto, insetti che divorano e devastano. Un film da recuperare, se ve lo siete perso; da rivedere se sono molti anni che non lo fate.
Titolo Originale: Kaze no tani no Naushika. Paese di Origine: Giappone, 1984. Durata: 117’. Genere: Animazione, Fantascienza, Avventura, Postatomico. Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Hayao Miyazaki. Aiuto Sceneggiatore: Kazunori Ito. Produttore: Isao Takahata. Fotografia: Hideshi Kyonen. Montaggio: Naoki Kaneko, Tomoko Kida, Shoji Saka. Musiche: Joe Hisaishi. Scenografia: Mitsuki Nakamura. Animatore: Kazuo Komatsubara.