Si è svolto presso la parrocchia S. Agata V. M. il Convegno dal titolo: “La Famiglia alla ricerca di un nuovo Umanesimo: nuove sfide educative nell’era del Metaverso”.
Il convegno, è stato moderato dalla professoressa Merelinda Staita – Docente di Lettere e Segretaria del Consiglio Pastorale della Parrocchia S. Agata V.M., e ha visto la partecipazione di illustri relatori come don Salvatore De Pasquale – Vicario Generale della Diocesi di Caltagirone – che, nel suo forte e intenso intervento, ha evidenziato l’importanza della famiglia e della sua costruzione identitaria nell’era moderna con esempi concreti e ricchi di esperienze personali.
Il prof. Francesco Pira – Docente di Sociologia, Delegato del Rettore alla Comunicazione e Direttore del Master in Esperto della Comunicazione Digitale Università di Messina – che in modo magistrale ha spiegato ai presenti quanto sia cambiato il ruolo della famiglia nell’era della comunicazione digitale con queste parole: “Ormai, si assiste a due fenomeni importanti. Il primo è la Democratizzazione delle relazioni all’interno della famiglia, dove la libertà decisionale è riconosciuta ai figli (spesso senza condizioni e in età precoce); la pariteticità di diritti e doveri tra genitori e figli è cambiata (ad esempio i piccoli servizi, su cui viene rivendicato il diritto alla turnazione con il risultato che lavorano sempre i genitori); la perdita di autorità da parte dei genitori e il tentativo frequente di sostituirla con un innalzamento del tono affettivo. Il secondo fenomeno è l’Esplosione della comunicazione, nella famiglia dove emergono: la pervasività (i media mobili e connessi sono sempre con noi); la socialità mediata (prolunga oltre i limiti della presenza le relazioni e le interazioni); la naturalità (la tecnologia “scompare” sempre più dentro gli oggetti d’uso comune facilitando la nostra appropriazione di essi). Le relazioni famigliari nell’era della generazione multitasking mostrano come non si sia più tempo per guardarsi negli occhi”. E ancora ha aggiunto: “Ricordiamoci quanto sia importante comprendere i tanti ragazzi vittime del silenzio. Secondo il rapporto UNICEF nel mondo quasi 46.000 adolescenti muoiono a causa di suicidio ogni anno – più di uno ogni 11 minuti. Principalmente si tratta di giovani tra i 15 e i 19 anni. Non possiamo permettere che accada tutto questo e pertanto è necessaria una scuola per genitori per aiutarli a comprendere i nuovi codici e i nuovi linguaggi dei figli”.
Il prof. Pietro Salvatore Reina – Docente di Religione e Membro del Direttivo della Società “Dante Alighieri” Comitato di Bolzano – che con precisione e numerosi approfondimenti letterari ha condotto un excursus sulla parola “famiglia” e delle famiglie celebri della Bibbia, mostrandone i loro valori e le loro virtù. Inoltre, ha cercato di chiarire ai presenti l’importanza della parola, del dialogo, della relazione e dell’edificazione.
I coniugi Enzo e Maria Fortuna Ruggieri – Direttori dell’Ufficio Diocesano Famiglia e Vita di Caltagirone – hanno mostrato quale sia stato il passaggio dal modello familiare patriarcale al modello di famiglia liquida. In modo pertinente, hanno contestualizzato le tecnologie attuali e il Metaverso. Infine, hanno descritto il ruolo educativo della famiglia attraverso un confronto con il cap. VII della seconda esortazione apostolica di Papa Francesco “Amoris Laetizia” (Rafforzare l’educazione dei figli)”.
Il sacerdote della parrocchia S. Agata V.M., Don Antonino Maugeri, che ha creduto in questo momento di crescita morale, etica, sociale e culturale, al termine dell’incontro, ha detto: “Io e la prof.ssa Staita ringraziamo gli eccellenti relatori per gli importanti spunti di riflessione, i loro consigli e le loro parole preziose. Ringraziamo le tantissime persone che hanno partecipato con grande interesse e con enorme gioia: le associazioni di volontariato, le associazioni culturali, i gruppi religiosi e i parrocchiani. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di un nuovo cammino insieme. Tutti dobbiamo recuperare quella umanità che ci sembra smarrita. Il nostro impegno sarà quello di continuare ad aiutare le famiglie e i nostri ragazzi in comunione con la nostra Diocesi e con quanti vorranno sostenerci”.