Chi sa sugà el canal?

Articolo di C. Alessandro Mauceri

Di solito, quando si parla di “acqua” e di Venezia si pensa al fenomeno dell’acqua alta, o al MOSE o alla gestione dei rii e dei canali che caratterizzano e rendono unica questa città. Recentemente, però, a pochi giorni dal Carnevale di Venezia, nel capoluogo veneto si è tornato a parlare di acqua per il motivo opposto: all’inizio di febbraio, in molti canali si è verificato un calo della marea che ha raggiunto un picco massimo registrato di -64 centimetri. Una situazione che a molti ha ricordato lo slogan dello spot per la vendita di un deumidificatore. Molti canali sono rimasti asciutti, con le gondole poggiate sul fondo fangoso dei canali. Notevoli i problemi per la “viabilità” dato che molti canali non erano più navigabili. Pochi canali restano navigabili. Restano Canal Grande e Rio di Noale. 

Come per l’alta marea, però, non si è trattato di un fenomeno “strano” né di qualcosa di nuovo: nel 2008, sempre a febbraio si registrò un calo della marea di -83 cm e, nel 2018, lo stesso mese di -66 cm. Allora come ora, notevoli i disagi per i trasporti interni ma anche per le emergenze (si pensi alla difficoltà per le imbarcazioni dei vigili del fuoco e per le ambulanze. Recentemente, per far fronte al verificarsi di questi eventi, l’amministrazione comunale ha provveduto a scavare canali e rii per consentire il transito dei mezzi di soccorso, dei pompieri e delle idroambulanze, nonchè quelli delle forze dell’ordine.

Gli esperti spiegano che si tratta di un fenomeno del tutto naturale e sottolineano che non è in controtendenza con l’innalzamento del medio mare in corso da anni.

Ma con gli eventi legati alle celebrazioni per il carnevale forse sì. Nelle scorse settimane, prima si sono asciugati i canali, poi, per motivi di sicurezza e di ordine pubblico, il comune ha previsto la sospensione di alcuni percorsi su passerella in caso di alta marea (dal giorno 10 al 22 febbraio 2023, nei percorsi Lista di Spagna, Piazza e piazzetta San Marco, Riva degli Schiavoni, Santo Stefano, Rialto Riva del Ferro, Rialto Riva del Carbon). Un paio di giorni fa, intanto, è stato previsto il sollevamento del sistema MOSE alla bocca di Porto del Lido per test funzionale. L’area è stata interdetta alla navigazione tra le 9 e le 15.

Alti e bassi (dei livelli delle acque) ai quali i veneziano sono ormai abituati. Forse. Resta da vedere quali sono stati i commenti dei turisti che sono andati a Venezia per vedere uno dei Carnevali più particolari del mondo e che, invece, si sono trovati a dover fotografare i fondali colmi di limo della maggior parte dei canali veneziani con le gondole poggiate sopra.

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