La “Chernobyl dell’Ohio”

Articolo di C. Alessandro Mauceri

L’incidente avvenuto in Ohio nei giorni scorsi è stato definito una nuova “Chernobyl”: un treno carico di sostanze chimiche tossiche è deragliato al confine tra Ohio e Pennsylvania, negli Stati Uniti. Dei 120 vagoni del convoglio, 50 vagoni sono deragliati. Di questi almeno 10 erano carichi di sostanze chimiche altamente tossiche sono finiti fuori dai binari e hanno innescato un incendio.

Dei vagoni contenente sostanze pericolose, cinque contenevano cloruro di vinile mono, una sostanza utilizzata per produrre cloruro di polivinile (PVC). Il PVC è una delle materie plastiche più utilizzate al mondo (tubazioni, cavi, bottiglie, carte di credito e molto altro ancora). Allo stato liquido questa sostanza è ritenuta estremamente pericolosa: causa di cancro al cervello, ai polmoni e al sangue. Per evitare danni alla salute delle persone, “il cloruro di vinile viene immagazzinato e trasportato sotto pressione. Sebbene i dispositivi di trasporto siano progettati per essere resistenti agli urti e al calore, queste misure hanno fallito in questo caso”, ha commentato IFL Science.

Ma non basta. Oltre al cloruro di vinile, a bordo del treno c’erano altre sostanze chimiche pericolose come acrilato di butile, glicole etilenico monobutil etere, etilesilacrilato e isobutilene. Per limitare i rischi per la popolazione, almeno 2.000 persone sono state evacuate dalla certo abitato più vicino. E i funzionari hanno eseguito una “combustione controllata” di queste sostanze chimiche per prevenire una pericolosa esplosione. Ai residenti è stato permesso di tornare alle loro case solo alcuni giorni dopo.

Non sono stati segnalati feriti, ma molti residenti hanno lamentato mal di testa, mal di gola, occhi irritati, nausea e problemi respiratori. Associated Press ha detto che il Dipartimento delle risorse naturali dell’Ohio ha dichiarato che almeno 3.500 pesci, tra cui pesciolini e dardi, sono stati trovati morti lungo più di 11,2 chilometri di corsi d’acqua.

Il deragliamento del treno dell’Ohio è stato paragonato al disastro nucleare di Chernobyl perché, secondo alcune fonti, in un primo tempo le autorità e i media avrebbero cercato di nascondere l’impatto su vasta scala delle emissioni e i danni per la salute della popolazione. Parlando alla BBC, John Hamner, che vive nella città più vicina all’incidente, ha paragonato la situazione dopo il deragliamento del treno a “Chernobyl dell’Ohio”. Hamner ha detto di avere avuto gli occhi rossi e gonfi a causa degli effetti persistenti delle sostanze chimiche versate nell’aria, nell’acqua e nel suolo. “Dobbiamo iniziare a guardare all’impatto emotivo e psicologico a lungo termine”, ha detto alla BBC un altro testimone, Ben Ratner. “Per questa città, questa è una Pearl Harbor, o un 9/11. Una di quelle cose di cui la gente parla sempre”, ha aggiunto.

I danni avrebbero potuto essere ancora più gravi: dei 150 vagoni merci del treno, 20 trasportavano materiali pericolosi. Dei 50 i vagoni deragliati 10 trasportavano materiali tossici. Se fossero esplosi, avrebbero causato una “dispersione mortale di schegge e fumi tossici”, ha detto il governatore dell’Ohio Mike Dewine. Una situazione che ha riaperto la discussione sui protocolli di sicurezza legati ai trasporti di queste sostanze pericolose.

Intanto, come sempre in questi casi sono iniziate le polemiche sulle responsabilità e su chi dovrà pagare i danni. L’EPA ha informato l’operatore ferroviario Norfolk Southern che potrebbe essere chiamato a sostenere i costi di bonifica. L’azienda ha quindi immediatamente creato un fondo da 1 milione di dollari (€ 937.000) per aiutare la comunità locale. Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro ha accusato che Norfolk Southern ha gestito male il disastro fin dall’inizio e che le sue azioni potrebbero aver ostacolato la risposta delle agenzie locali e statali. Ha anche detto che la società non era disposta a cercare alternative al rilascio e alla combustione intenzionali dei cinque vagoni pieni di cloruro di vinile. “Dare priorità a una tempistica accelerata e arbitraria per riaprire la linea ferroviaria ha causato rischi inutili e creato confusione”, ha detto Shapiro in una lettera al CEO di Norfolk Southern, Alan Shaw. Alcuni residenti hanno anche dichiarato di voler intentare  azioni legali collettive contro Norfolk Southern.

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