Secondo atto della quadrilogia di Piedone con Bud Spencer che recita finalmente con la sua bella voce da partenopeo, senza ricorrere al doppiaggio di Glauco Onorato. Film ricco, girato con un budget notevole, che contamina diversi generi, dal poliziottesco alla commedia, passando per il mondo movie e il comico parodistico. Steno, come abbiamo già avuto modo di dire, inventa la commedia poliziesca, senza rinunciare alle parti di puro cinema d’azione, con una trama noir e gli immancabili inseguimenti per le strade di Napoli, Bangkok e Hong Kong. Piedone riempie le sale nei fine settimana, Bud Spencer è l’idolo dei giovani, anche dei più piccoli, tant’è che anche in questo film abbiamo un bambino asiatico che viene adottato dal gigante buono. La storia è solo un pretesto per far viaggiare Piedone da Napoli a Bangkok, quindi a Hong Kong e Macao, alla scoperta dei corrieri della droga e di un infiltrato nella polizia che comunica con la malavita, anticipa le forze dell’ordine ed elimina i malviventi pericolosi. Immancabili le comiche scazzottate, vero marchio di fabbrica di Bud Spencer, prima in un ristorante napoletano sul mare, poi in Thailandia, a Hong Kong e a Macao, colonia portoghese. Molte le curiosità. Al Lettieri recita il suo ultimo film proprio a fianco di Bud Spencer, come mafioso italo americano che alla fine si scopre agente FBI; morirà d’infarto alla fine delle riprese (47 anni), usciranno postumi Bordella di Pupi Avati e Vai gorilla di Tonino Valerii. Un altro attore scomparso prematuramente, (morto suicida nel 2004, a 52 anni) è Francesco De Rosa, che vediamo nella parte orientale, nei panni di un ladruncolo napoletano emigrato in Thailandia. Piedone a Hong Kong è il tredicesimo maggior incasso della stagione 1974-75. Tra le cose migliori il colore locale napoletano, sia nelle riprese portuali, con il contrabbando familiare di sigarette, i ristoranti economici, i ladruncoli partenopei (tutti amici di Piedone che li protegge), simpatici e in pratica inoffensivi. Ottime le sequenze asiatiche, con riprese da mondo movie di tradizioni culturali: lottatori di sumo, esibizioni in costume, danze locali, pratiche buddhiste … Un film comico, un prodotto di cassetta confezionato con estrema cura da un punto di vista tecnico, se si considera che a dirigere la fotografia troviamo un certo Ruzzolini e al montaggio il grande Morra. Per tacere di Steno regista, che il mestiere avrebbe potuto insegnarlo, al punto di arrivare a deliziare il pubblico con la macchina a mano che riprende inseguimenti tra banchi di mercati napoletani e asiatici, oltre a compiere riprese acrobatiche di auto della polizia alle prese con malavitosi per le strade di Napoli. La colonna sonora di Guido e Maurizio De Angelis completa un prodotto ancora godibile a distanza di quasi mezzo secolo, perché la cura nella realizzazione di un’opera contribuisce al suo buon invecchiamento. Rivisto su Rai Movie.
Lingua: Italiano. Paese di Produzione: Italia, 1975. Durata: 110’. Genere: commedia poliziesca. Regia: Steno (Stefano Vanzina). Soggetto: Lucio De Caro. Sceneggiatura. Lucio De Caro, Steno, Franco Verucci. Fotografia: Giuseppe Ruzzolini. Montaggio: Mario Morra. Musiche: Guido e Maurizio De Angelis. Scenografia: Piero Filippone, Giancarlo Pucci. Costumi: Luciano Sagoni. Produttore: Sergio Bonotti. Casa di Produzione: Mondial Tefi. Distribuzione (Italia): Titanus. Interpreti. Bud Spencer (Piedone), Al Lettieri (Frank Barella), Enzo Cannavale (brigadiere Caputo), Renato Scarpa (commissario Morabito), Robert Webber (Sam Accardo), Roberta Paladini (la zingara), Nancy Sit (Makiko), Day Golo (Yoko, il bambino asiatico), Francesco De Rosa (Mimì Apertica detto Mano d’oro), Domenic Barto (Tom Ferramenti), Edoardo Faieta (Willy Pastrone), Jho Jhenkins (Joe, il militare americano), Roberto Dell’Acqua (marinaio americano), Claudio Ruffini, (marinaio americano), Enzo Maggio (Gennarino), Ester Carloni (Assunta), Osiride Pevarello (venditore di strada), Lino Puglisi (commissario portoghese), Penrmsak Juhsai, Komchaui Juhsai, Prachapol Juhsai.