Se cercate un film horror che ricordi (in peggio, eh?, molto in peggio) L’esorcista di Friedkin e gli innumerevoli esorcistici del passato, persino gli italianissimi e piuttosto riusciti Chi sei? e L’anticristo, questo è il film che fa per voi. L’esorcista del Papa è un b-movie senza mezzi termini, tutto azione e possessione, battute per sdrammatizzare la tensione e una certa dose di terrore dispensata ad arte. Merita il prezzo del biglietto solo vedere Russell Crowe nei panni di Padre Gabriele Amorth, esorcista incaricato direttamente dal Papa di risolvere casi di possessione demoniaca, separando il grano dalla crusca, incaricando medici e psicologi nel caso di malattie nervose. E che dire di Franco Nero nei panni del Papa che sputa sangue a fiotti dalla bocca? Niente male davvero, sa di ritorno al passato, l’effetto pare quasi voluto. La trama è più che semplice, tratta dai libri di memorie Un esorcista racconta e Nuovi racconti di un esorcista di Gabriele Amorth, sceneggiata da Michael Petroni e Evan Spiliotopoulos, diretta con ritmo e vigore dall’australiano Julius Avery. Non cercate sottintesi nascosti e profondità psicologica in un film che è pura azione, anche se troverete la denuncia di un crimine storico come la Santa Inquisizione (imputata a Satana) e il senso del peccato, il rimorso per gli errori compiuti che accompagna anche la vita dei sacerdoti di Cristo. Scenografie fantastiche, riprese in esterni irlandesi (spacciati per la Castiglia), con una stupenda cattedrale gotica e interni oscuri, fotografati in maniera cupa per incutere terrore nello spettatore. Personaggi appena abbozzati, purtroppo, persino il protagonista, di cui conosciamo solo un errore compiuto durante un esorcismo che ha provocato la morte della presunta indemoniata. Soprattutto sappiamo poco sia del prete che aiuta Padre Amorth (solo un trascorso amoroso che sarebbe il suo peccato da scontare), che della famiglia con il bambino posseduto, a parte la morte del padre in un incidente che avrebbe scioccato il piccolo. Un errore di sceneggiatura non possiamo non citarlo: non esistono sacerdoti spagnoli che non sappiano il latino. Un film da vedere solo per gli amanti dell’horror, soprattutto in caso di predilezione esorcistica, tematica sempre prevedibile come sviluppo della trama. Va da sé che se avete visto i film degli anni Settanta, questo ve lo potete perdere tranquillamente. Inutile dire che da amante del genere mi sono divertito, ma non posso far passare un b-movie per un capolavoro.
Regia: Julius Avery. Soggetto: Gabriele Amorth (libri citati). Sceneggiatura: Michael Petroni e Evan Spiliotopoulos. Fotografia: Khalid Mohtaseb. Montaggio: Matt Evans. Musiche: Jed Kurzel. Produttori: Doug Belgrad, Michael Patrick Kaczmarek, Jeff Katz. Genere: Horror. Titolo Originale: The Pope’s Exorcist. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, 2023. Durata: 103’. Interpreti: Russell Crowe (Padre Amorth), Franco Nero (Papa Giovanni Paolo II), Daniel Zovatto (Padre Felipe), Alex Essoe (Julia), Laurel Marsden (Amy), Cornell S. John (Emmanuel Milingo), Peter De Souza – Feighoney (Henry).