I pionieri è un adolescent-movie perfettamente riuscito nella parte avventuroso – fantastica, un teen-movie direbbero gli statunitensi, che in parte mi ha ricordato Il fantasma di Alessandro Appiani di Stefano Simone, per la valenza di intrattenimento e per la storia di formazione; un racconto intenso e partecipe durante il quale i ragazzini diventano amici e crescono in gruppo, provando esperienze comuni. Meno riuscita la parte politica, irrisolta l’ambizione di spiegare l’Italia del 1990, la crisi del Partito Comunista Italiano, la caduta del muro di Berlino, la svolta di Occhetto, la vita in una famiglia comunista con un’esistenza impostata su valori diversi dal consumismo. Siamo in Sicilia – forse la regione più democristiana d’Italia, nel 1990 – Enrico (Bonaventura) frequenta la prima media ed è cresciuto con il problema del Partito Comunista, perché il padre è segretario di sezione con ambizioni di carriera e la madre lo educa alla rinuncia dei grandi marchi, lo tiene senza playstation e film americani, privato della religione cattolica a scuola. Enrico ha un amico come Renato (Cilia), ancor più coinvolto nel comunismo per via di un padre scomparso, crede di avere una fidanzata sovietica, tifa URSS nei tornei di calcio, vorrebbe rianimare la compagnia scout dei pionieri comunisti. I due ragazzi fuggono insieme nei boschi per fare un campeggio e andarsene da famiglie oppressive, con la collaborazione del bullo (redento) Vittorio Romano (Di Vita); infine incontrano Margherita (Fazio), figlia di militari statunitensi di stanza in Italia. La storia più compiuta del film è l’incontro d’amore tra Margherita ed Enrico, il primo bacio, la fuga insieme, fino all’ultimo saluto in attesa di un improbabile ritorno. La parte del film che coinvolge i genitori convince meno – è molto caricaturale, per non dire farsesca -, sia la famiglia comunista (Mazzotta – Indovina) che il fascista Roncato (redivivo), così marcata e scolastica da non risultare credibile. Ottimo il finale allegorico con la bandiera rossa comunista issata sul pennone della base militare al posto di quella statunitense, al termine di un’azione che vede i tre ragazzini coinvolti sotto gli occhi di Margherita, pure Vittorio Romano che non è certo comunista. La sceneggiatura del film è tratta dal romanzo omonimo di Luca Scivoletto, anzi, forse script e romanzo sono stati scritti contemporaneamente, perché il secondo è una sorta di prequel degli eventi narrati per immagini. Il regista è autore di parte della colonna sonora, quella di gusto più orientale, mentre le riprese vedono come location principale Modica (città natale di Scivoletto), mentre alcune sequenze sono ambientate a San Giacomo di Ragusa (lite tra comunista e fascista al distributore di benzina). Tra tutte le idee felici del film (ce ne sono molte), mi è parsa infelice la caricatura di Enrico Berlinguer – grillo parlante, soprattutto nel finale quando il giovane protagonista lo vede intento a remare a bordo di un pattino. Va da sé che Claudio Bigagli è bravissimo nel ruolo, così come sono perfetti tutti i componenti del cast adolescenziale. I pionieri, tra luci e ombre, resta un film originale e atipico nel panorama della commedia italiana. Consigliato per un pubblico in cerca di un intrattenimento spensierato.
Lingua Originale: Italiano. Paese di Produzione: Italia, USA. Anno: 2023. Durata: 86’. Genere: Commedia. Regia: Luca Scivoletto. Soggetto e Sceneggiatura: Eleonora Cimpanelli, Pierpaolo Pirone, Luca Scivoletto. Fotografia: Stefano Falivene. Montaggio: Alice Roffinengo. Musiche: Luca Scivoletto, Alessandro Stefana. Scenografia: Flavio Barbarisi. Costumi: Alfonsina Lattieri. Produttori: Laura Buffoni, Laura Paolucci, Domenico Procacci. Produttore Esecutivo: Attilio Moro. Casa di Produzione: Fandango, Rai Cinema. Distribuzione: Fandango. Interpreti: Claudio Bigali (fantasma di Enrico Berlinguer), Mattia Bonaventura (Enrico), Francesco Cilia (Renato), Danilo Di Vita (Vittorio Romano), Matilde Fazio (Margherita), Peppino Mazzotta (Michele Belfiore), Lorenza Indovina (Luisa), Eleonora Danco (Simonetta), Elvira Canarrone (Chiara), Maurizio Bologna (Gulino), Beth McCreton (Kelly), Roberto Nobile (Comandante dei Carabinieri), Francesco Cristiano Russo (Carabiniere), Tim Daish (colonnello americano).