Rebel in the Rye ripercorre la vita dello scrittore Jerome David Salinger, dall’adolescenza alla scuola di scrittura di Whit Burnett e i primi racconti pubblicati, passando per il trauma della Seconda Guerra Mondiale, per arrivare al grande successo con il capolavoro The Catcher in the Rye, noto in Italia come Il giovane Holden. La Beat Generation nasce con Salinger, con quel gusto ribelle e dissacrante nel raccontare giovani adolescenti alle prese con una società borghese e convenzionale che non comprendono. Salinger è uno scrittore mitologico, che per anni ha scritto racconti e romanzi non pubblicati, solo per piacere personale e che ha lasciato detto di pubblicarli solo cinquant’anni dopo la sua morte, avvenuta nel 2010, all’età di 91 anni. Il film è un’accurata biografia molto rispettosa della realtà, che approfondisce la sua fama di misantropo e di uomo solitario, poco incline ai riflettori e alle luci della ribalta, amante della campagna e della scrittura come rimedio per i mali esistenziali. Molto curata la parte bellica con le vicissitudini che portano Salinger a fare i conti con il suo protagonista, quel giovane Holden che lo tormenterà per il resto della vita. Lo scrittore cova il personaggio e la sua storia – unico romanzo pubblicato – mentre la guerra implacabile miete vittime e lui vede morire compagni di reggimento e soldati di ogni nazionalità. Salinger sta meglio solo dopo aver dato alle stampe il libro, anche se il tormento dei fan diventa insopportabile, visto il grande successo del romanzo e il processo di immedesimazione dei lettori. Tutto quello che avevo da dire l’ho messo nel libro, dirà rifuggendo le interviste che non amava. La storia che ho scritto è solo un’opera di fantasia, aggiungerà. Ma Holden e Salinger sono la stessa persona, c’è poco da fare, e con quella grande opera immortale nasce il romanzo di formazione che molti scrittori imiteranno nel corso del Novecento. Rebel in the Rye è basato sul libro J.D. Salinger: A Life di Kenneth Slawenski, ripreso in maniera fedele e certosina, fino a svioscerare il rapporto conflittuale con il grande amore della sua vita, l’attrice Oona O’Neil. In Italia il film non ha avuto circolazione nelle sale, ma è uscito sul circuito Home Video nel 2019, per 01 Distribution. Reperibile su Rai Play, dopo un rapido passaggio su Rai Storia. Consigliato ai fan dello scrittore e agli amanti del cinema che profuma di letteratura. Un buon lavoro di un regista che si ricorda come attore (Buffy l’ammazzavampiri) e sceneggiatore televisivo. Rebel in the Rye è il suo unico film per il cinema.
Regia: Danny Strong. Soggetto: Kenneth Slawenski (romanzo biografico J.D. Salinger: A Life). Sceneggiatura: Danny Strong. Fotografia: Kramer Morgenthau. Montaggio: Joseph Krings. Musiche: Bear McCreary. Scenografia: Dina Goldman. Produttori: Bruce Cohen, Jason Shuman, Danny Strong, Molly Smith, Thad Luckinbill, Trent Luckinbill. Casa di Produzione: Black label Media. Genere: Biografico, Drammatico. Durata: 106’. Paese di Produzione: USA, 2017. Interpreti: Nicholas Hoult (J.D. Salinger), Kevin Spacey (Whit Burnett), Sarah Paulson (Dorothy Olding), Victor Gabel (Sol Salinger), Hope Davis (Miriam Salinger), ZoeyDeutch (Oona O’Neil), Lucy Boynton (Claire Douglas), Eric Bogosian (Harold Ross), Brian d’Arcy James (Robert Giroux), Adam Busch (Nigel Bench).