Quando il gene trasmesso segue la stessa traiettoria del predecessore, é difficile disinnescare il “sentimento” e la responsabilità civica. L’educazione e la formazione dipendono dal potenziale ricettivo di chi, per “sclatta” avrebbe detto Dante, appartiene ad un contesto dove la politica non è un mestiere ma una vocazione.
Parliamo di Alessio Savona, classe 1976, Consigliere nazionale della Dc ,già consigliere comunale e consigliere provinciale a Vicenza,prossimo candidato alle elezioni provinciali a Palermo, figlio del defunto Riccardo, deputato regionale all’ Ars per cinque legislature, sempre a capo della commissione bilancio e finanze detenendo il record assoluto di finanziarie , ben ventitre.
In questo periodo, di preparazione alle elezioni, Alessio, sente più che mai il dovere di fare percepire la sua presenza ad un popolo più che mai provato dagli eventi che hanno suscitato un malcontento verso tutto il sistema. Tra pandemia, crisi finanziaria, ed altre ragioni sociali, è impellente dare voce ad ogni esigenza, è necessario che la gente abbia punti di riferimento che incoraggiano a prendere posizioni, basati su modelli propedeutici che conducono verso il miglioramento delle condizioni di vita.
Alessio Savona, sensibile, empatico, oggi percepisce dentro sé stesso un dovere che non può trascurare, egli cerca, quale portavoce nazionale di un partito che concilia democrazia e valori etici, di creare il ponte del dialogo tra opinioni e punti di vista ma soprattutto Re-azione. E’ possibile, in questa sede, ricordare l’incipit della lettera enciclica firmata da papa Paolo VI, “Populorum Progressio” con voce accorata il sommo pontefice rivolge un appello importante: I popoli della fame interpellano oggi in maniera drammatica i popoli dell’opulenza. Ancora una volta si sono create quelle stesse condizioni, quindi le lancette del tempo non possono procedere senza la forza di una Sicilia ancora viva. Egli dice: la stabilità è una stazione ferroviaria con binari numerati dove la gente deve sapere da dove parte il proprio treno, é impossibile innovare su selciati senza installare la traiettoria ferrata.
Savona ha già le idee chiare, ha intenzione di essere promotore di dibattiti che esaltino la cultura millenaria di una terra, che in questo primo ventennio del XXI secolo è stata più che mai provata. Non ci si può fermare a pensare sul cosa fare , tutto è chiaro, bisogna agire senza indugi.
Nell’ animo del dottore Savona, e nello spirito di Alessio, la sintesi dialettica è quella di un uomo che vuole che la trinacria si riscatti da quell’Ade di freddezza per raggiungere quel sole che non conosce tramonto.