L’anima umana ha sete di bellezza, ed è un desiderio assolutamente naturale, precedente a qualsiasi educazione estetica, quindi uno slancio innato, un magnetismo per tutto ciò che è bello. L’età arcaica definisce la bellezza come manifestazione del vero e il poeta era considerato maestro di verità, in grado di vedere e di conoscere l’oltre, cioè di cogliere ciò che gli altri non riescono a comprendere, ma la bellezza è anche sommo Bene. Il bello (kalós) è anche buono (agathós). La kalokagathia dunque rappresenta la concezione greca del bene connessa all’agire dell’uomo, secondo la quale alla virtù morale coincide necessariamente la bellezza nella sua manifestazione materiale, e si afferma quindi che vi sia una complementarità tra “bello” e “buono”. Un terzo modello è quello della bellezza come fonte di luce e di splendore, luce folgorante che rende calma e armoniosa una realtà prima caotica e imperfetta, procurando così piacere in chi la osserva. Secondo la descrizione di Platone nel Fedro, la bellezza si impone con tutto il suo splendore alla “beata visione e contemplazione” dell’anima. E quando si incontrano due punti luce della stessa essenza si crea quella dinamica che crea e produce bellezza, le sinergie sono la epifania del bello percepibile attraverso l’intelletto ed i sensi, l’agire della bellezza produce il Buono, e da questo ne deriva la pace e la armonia nel mondo. Bisogna tentare di agire secondo le potenzialità innate della anima che sono lontane dalle competizioni dell’ego. Unire Arte e Gusto, significa creare lo scenario ove si incontrano gli elementi che creano i sentieri della musica interiore. In una poesia di Sant’ Agostino leggiamo “Ama e fai ciò che vuoi”ciò significa che amando non può che manifestarsi il buono, l’amore verso la vita, verso l’altro determina e completa il senso dell’esistenza. E’ proprio in una città non priva di contraddizioni , come Palermo, il 30 Giugno scorso, la Cooperativa Sicilia Isola dei Tesori, il gestore del Museo della Sicilianità e la Cooperativa Sociale Rossa Sera di Alcamo hanno siglato un importante protocollo d’intesa per la promozione della cultura, dell’arte e dell’ inclusione sociale nella splendida location della settecentesca Villa Adriana di Palermo. Grazie a questa convenzione, viene così ad instaurarsi una stabile e sinergica partnership che consentirà, nei prossimi cinque anni, di creare – da una parte- iniziative volte alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico, valoriale, storico e culturale della Sicilia, concentrato in un unicum espositivo presso Villa Adriana e – dall’altra- promuovere l’inclusione sociale delle persone diversAbili attraverso il lavoro, perno fondamentale per la Cooperativa Rossa Sera. Eventi pubblici e privati, convegni, seminari, serate di gala, corsi formativi, ma anche esposizioni internazionali temporanee e permanenti saranno, quindi, le occasioni privilegiate per accrescere la cultura del bello, del gusto, del mangiar sano e della sostenibilità ambientale. Azione, questa, garantita dalla stessa Rossa Sera che, in questi anni ha reso produttivi diversi campi agricoli ed editato eccellenze come: grani antichi siciliani, vino, olio, conserve…L’arte e il gusto si sposano nelle affascinanti sale del Museo.
Nella foto al centro: frate Domenico Spatola. A destra: Giacomo Callari, presidente cooperativa Sicilia Isola dei Tesori. A sinistra: Delfina Bambina, presidente Cooperativa Rossa Sera