“Sogni Blu”, edito da Medinova, casa editrice di Favara presieduta dal Dott. Antonio Liotta, è il nuovo libro di racconti di Maria Concetta De Marco. Il volume è stato arricchito dalla Prefazione di Beniamino Biondi e la copertina è stata impreziosita dal disegno di Sergio Criminisi. Ogni racconto è stato illustrato da foto precise e mai scelte per caso.
Maria Concetta De Marco è nata ad Agrigento dove vive. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, è sposata e madre di tre figli. Dedica da sempre buona parte del suo tempo ai libri che adora e, negli ultimi anni anche alla creazione di racconti brevi. Ha una forte predilezione per il colore Blu, colore che induce al silenzio, alla pace, alla calma e alla riflessione e che rappresenta la pazienza e la comprensione. Cura l’editing di vari volumi in pubblicazione per la casa editrice Medinova, nonché la presentazione di alcune opere di altri autori. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e, tra i più recenti, il Primo Posto alla XXV edizione del Premio Alessio Di Giovanni (2022) con Loreto; è stata inoltre insignita del Premio Pippo Montalbano, XIII edizione (2022). La raccolta Specchio Blu è stata pubblicata nel 2017. Nel 2019 è stata data alle stampe la raccolta Ali Blu. Diversi racconti contenuti in Ali Blu hanno conquistato premi significativi come ad esempio: Milada Primo Premio Assoluto al Premio Internazionale “Il Convivio” XVIII Edizione 2018 – Giardini Naxos; Grazia Primo Premio al Concorso Letterario Nazionale “A. D’Angelo” VI Edizione 2018 – Trapani.
Sogni Blu è la sua terza pubblicazione e come scrive l’Editore nella sua nota: “C’è un filo conduttore nella produzione letteraria di Maria Concetta De Marco che si riflette in Specchio Blu, che si libera e vola in Ali Blu, che si materializza in forma fantastica/favolistica in Sogni Blu”.
“L’inclinazione del blu all’approfondimento è così grande che proprio nelle tonalità più profonde diventa più intensa e acquista un effetto interiore più caratteristico. Quanto più il blu è profondo, tanto più fortemente richiama l’uomo verso l’infinito, suscita in lui la nostalgia della purezza e infine del sovrasensibile”, con queste parole Vasilij Vasil’evič Kandinskij, pittore russo naturalizzato francese, anche germanizzato come Wassily Kandinsky, precursore e fondatore della pittura astratta, definisce l’importanza del colore Blu. Proprio come una pittrice, Maria Concetta De Marco, nei suoi racconti dipinge i tratti della sensibilità, della dolcezza e della pura delicatezza.
Maria Concetta De Marco ha compiuto un percorso preciso per raggiungere il cuore dei suoi lettori. Il sogno avvolge le parole dell’autrice e diventa concreto e realistico. Il tempo viene scandito, pagina dopo pagina, con grande intensità. È un continuo alternarsi di visioni oniriche, sensazioni e percezioni.
La scrittura diviene originale nel cromatismo delle sfumature del Blu. Una “poetica del frammento” in cui emergono come in un quadro i frammenti di eventi ed episodi che rendono la narrazione espressiva ed eloquente. Un dipinto completato dalla pennellata più incisiva che è quella della forma epistolare di alcuni racconti.
L’attenzione dell’autrice si concentra su temi di grande interesse: l’analisi dei sentimenti e degli aspetti morali della vita, il valore dei ricordi, l’amore in tutte le sue forme e il desiderio di conoscere sempre la verità. Ma non è tutto.
Maria Concetta De Marco riesce, attraverso la presenza dei miti, a dare forma a particolari allegorie e metafore. Si avverte il peso della Memoria e della Storia, perché avviene un continuo scambio tra passato e presente. La particolarità di questo scambio temporale risiede nella presenza di documenti che rendono realistici i racconti e in alcuni casi servono a sottolineare gli aspetti favolistici delle vicende.
Gelsina, Lucina, Nello e tutti gli altri personaggi si muovono tra il sogno e la realtà. Uomini e donne che afferrano il dolore, assaporano la gioia e avvertono la nostalgia.
Alcuni racconti sono stati valorizzati da versi introduttivi o da proverbi che introducono il significato e il senso del testo. Presente, all’interno del racconto La Stella, anche una meravigliosa Preghiera a Maria, Vergine Stella del Mare, commovente e toccante per il suo contenuto.
Nel volume è possibile individuare diversi paralleli letterari come: Il gabbiano Jonathan Livingston, celebre romanzo breve di Richard Bach o Romeo e Giulietta, tragedia di William Shakespeare.
Io amo l’esercizio della scrittura. Scrivere è la più alta forma di espressione di sé stessi, la più vera che io conosca e la più intima dell’animo e del cuore. Scrivere significa fissare per sempre sulla carta consapevolezze e a volte anche a salvarsi dal dolore. L’autrice di questi racconti è riuscita ad esprimere il suo “io” più profondo e a comprendere il vissuto degli altri con semplicità.
La scrittura di Maria Concetta De Marco trasmette tenerezza e affetto per i personaggi che l’hanno scelta come madre. Le sue parole armoniose prendono vita e accarezzano il lettore. La sua capacità descrittiva è particolare, chiara nei dettagli e i contorni diventano concreti e autentici. Una prosa evocativa in grado di comunicare pensieri intensi e incantevoli.
Maria Concetta De Marco è riuscita, attraverso la sua penna, a farmi sentire lo stupore e il turbamento dei suoi protagonisti. Ho cercato le motivazioni degli eventi narrati e le ho trovate, senza far rumore, una per una. Le ragioni a volte sono invisibili e il lettore deve ragionare su ogni “perché” e su ogni “come mai”. Quando cerchiamo qualcosa, molto spesso, la cerchiamo nel posto sbagliato. Il segreto è approfondire e rileggere il brano, puntando ai particolari e ponendo attenzione alla punteggiatura che scandisce i pensieri della scrittrice.
Voglio ringraziare Maria Concetta De Marco, perché i suoi racconti hanno regalato alle mie giornate un forte coinvolgimento emotivo. Ho incontrato, in questo viaggio letterario, una donna estremamente adorabile, attenta e impegnata nell’osservare la rinascita dell’Umanità.
Un’autrice “Blu” è un’autrice speciale, poiché sa mostrare la profondità della tranquillità, della serenità, dell’equilibrio e del mistero. La sua natura è quella di essere una guida per gli altri anche quando si trova in difficoltà. Un’autrice “Blu” tende a non pensare alle sue necessità, ma cura le ferite e il vuoto di quanti si sentono soli.
Questi racconti continueranno a far sognare tante persone e io voglio dedicare a Maria Concetta De Marco una poesia dal titolo: Non ho bisogno di denaro, tratta dal libro Terra d’Amore (Bari, Acquaviva 2003), scritto da Alda Merini.
Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti.
Di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori, detti pensieri,
di rose, dette presenze,
di sogni, che abitino gli alberi,
di canzoni che faccian danzar le statue,
di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti…
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
Ascoltiamo il suggerimento di Maria Concetta: non dobbiamo e non possiamo smettere di sognare e impariamo a dare il giusto valore alle parole, al rispetto del prossimo e ai sogni, sempre e solo in Blu!