Il 10 Ottobre scorso ricorreva il sessantesimo anno dalla morte di Edith Piaf, nome d’arte di Giovanna Edith Gassion, (19 Dicembre 1915- 10 Ottobre 1963) ma, con rammarico ho notato che se ne sono ricordati in pochissimi, ho atteso se qualcuno avesse reso omaggio con un evento, etc, ma nulla, niente di eclatante tranne qualche frase spesa in sua memoria. E’ dovere di chi continua ad amarla, ricordarne la grandezza. Vita breve, intensa, soprattutto per aver vissuto grandi dolori, sofferto la fame, ma nonostante tutto quando saliva sul palcoscenico incantava tutti, anche Marlene Dietrich si inchinò davanti a lei, al suo genio.
Io la ricordo spesso soprattutto con quella canzone che, penso, rappresenti una parte della mia vita:
Non, rien de rien/Non, je ne regrette rien/Ni le bien qu’on m’a fait Ni le mal/
Tout ça m’est bien égal/Non, rien de rien/Non, je ne regrette rien/C’est payé, balayé, oublié/
Je me fous du passé/Avec mes souvenirs/J’ai allumé le feu/Mes chagrins, mes plaisirs/
Je n’ai plus besoin d’eux/Balayé les amours/Avec leurs tremolos/Balayé pour toujours/
Je repars à zéro/Non, rien de rien/Non, je ne regrette rien/Ni le bien qu’on m’a fait
Ni le mal/Tout ça m’est bien égal/Non, rien de rien/Non, je ne regrette rien/Car ma vie
Car mes joies/Aujourd’hui /Ça commence avec toi
No! Niente di niente/Non! Je ne regrette rien/ No! non mi pento di nulla/Ni le bien qu’on m’a fait – Né il bene che mi è stato fatto/Ni le mal tout ça m’est bien égal! Né male, non mi interessa affatto!/ No! Niente di niente/No! non mi pento di nulla/ Ho pagato, spazzato via, dimenticato/ Non mi importa del passato!/Con i miei ricordi/Ho appiccato il fuoco/i miei dolori, i miei piaceri/non mi servono più! – Spazzato via gli amori/ E tutti i loro tremoli/ Spazzato via per sempre/Io riparto da zero/No! Niente di niente/ No! non mi pento di nulla/Né il bene che mi è stato fatto!/ Né male, non mi interessa affatto!/Niente di niente/ No! non mi pento di nulla/Perché la mia vita, perché le mie gioie/Oggi inizia con te!/.
In questa vita colma di individui che fuggono dal dolore, dai ricordi, e dove la mediocrità eccede, parlare dei grandi che hanno saputo canalizzare le lacrime nei corsi di fiume delle arti, sembrerebbe qualcosa di desueto, anzi, non si deve parlare di vite difficili, perché significherebbe, secondo la becera ideologia delle energie, attirare la famosa negatività. Agli artisti non è concesso stare lontani dai venti della vita, altrimenti non sarebbe arte, perche questa è partorire la gioia attraverso la sofferenza. Lo ho detto, lo dico e lo ripeto, le mie parole verso l’arte ripetono, quasi sempre, lo stesso concetto, perché si possa capire che, se la vita è di tutti degli ARTISTI lo è molto di più, perché vivono i vari aspetti della realtà, si dice che: “mare calmo non crea comandanti e strada dritta non fa piloti”, quando la vita è facile non ci si può misurare con chi ha vissuto intense esperienze, neanche dispensare consigli, o peggio ancora, muovere critiche verso gli eroi, spesso nascosti dal fumo dei sempliciotti.
Certamente il mondo non cambierà, resterà un luogo di battaglie, di sgomitate, di cattiverie, ma c’è qualcosa di imprescindibile: L’Amore è l’unica vittoria certa… Edith è stata una vincente, ha saputo continuare a donare, ha saputo vivere la vita con la forza di chi ha conosciuto i tre volti dell’esistere, Male, Indifferenza e Bene. Il suo ultimo marito di venti anni più giovane, tanto criticato e calunniato, con la sua giovane vita ha dimostrato affetto verso la sua Edith. Quando la Piaf morì, Theò nonostante le doti canore, non sfrutto le conoscenze della moglie, anzi si impiegò in un deposito di carni, pagò tutti i debiti di Edith, gli diede degna sepoltura, e finita la sua missione morì sette anni dopo a causa di un incidente stradale. Un amore vissuto e conclusosi con la fine delle loro vite. Ci si può solamente inchinare davanti al piccolo colosso che continua a sollecitare, anche dopo sessanta anni, le grandi emozioni che solo poche anime riescono ad abbracciare.