Una poesia che sniffa i pensieri e cuce un ti amo sulle labbra

Articolo di Gordiano Lupi

Alessia Guarraci con la sua terza raccolta di poesie continua un originale percorso intorno al pianeta amore, alternando liriche a disegni in bianco e nero, tracciati con stile personale, vergati in un suggestivo chiaro scuro. Metafore insolite, mai banali, alternarsi di modernismi e locuzioni dedotte dal gergo giovanile, di anglicismi inconsueti, di spagnolismi alla moda, creando un linguaggio ricercato proprio nel suo non voler essere aulico. La poesia di Alessia è per tutti, basta avere il sentimento sufficiente per ascoltarla e per capirla, tendere l’orecchio al suono musicale delle sue parole. Alessia racconta l’esistenza di un’innamorata che sniffa i pensieri dell’amato, divaga su un elisir di quiete che corteggia, passa a sorseggiare pelle infantile, in preda a una curiosità che sbottona i piaceri, protesa verso una pelle commossa che sospiraAdultera è la notte / per due cuori generosi, / consapevoli che il diletto / muore nei ricordi, dice la poetessa, insistendo su metafore spinte tipo la paura che si dirama come uno sciroppo di acero sopra un pancake. Arpeggiare sulle labbra un ti amo cucito, mentre un carnale fiore notturno si nasconde mimetizzato nella luna e non parla. Una telefonata serale serve ad alleviare la solitudine, un sorriso tacita  mille pensieri, mentre dovremmo sniffare i basta, coltivare le paure, le ruvide fantasie, le presenze assenze, i silenzi. La mattina thriller è lo specchio terminale dei sogni e dei pensieri, dilata le pupille, riesce a far percepire turbolenze timide a sbocciare. La raccolta poetica di Alessia Guarraci è un diario intimo che si dipana lungo sei mesi di vita, un percorso amoroso che parte da se stessa, incede in un percorso onirico, quindi fa i conti con gli spettri del mattino, senza lasciarsi tentare da banali semplificazioni. Una ricerca di linguaggio lirico che dà prova di piena maturità espressiva, un compiuto lavoro di sperimentazione che elabora un viaggio introspettivo lungo le strade del sentimento.

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