Quegli spazi di parole di Alessandra Maltoni tra il Covid e Dante

Articolo di Francesco Pira

Una poetessa davvero speciale che trova le risposte alle domande altrui e sa riempire i vuoti del suo pubblico. I suoi versi viaggeranno verso nuove epoche e incroceranno la vita di tanti uomini e donne che faranno tesoro delle sue parole

Il poeta Raul Aceves ha scritto che: “La poesia abita misteriosamente nelle parole, come l’anima dentro il corpo” e così mi sono imbattuto nella raccolta di Alessandra Maltoni dove le parole prendono vita e trasmettono al lettore la sua preziosa anima.

Mi riferisco alla raccolta Spazi di Parole – Versi inediti ed editi 2021 al tempo del Covid e Camminando con Dante, fresca di stampa, edita da AltroMondo Editore. Il volume è arricchito dalla Prefazione di Floriana Guidetti.

I versi di Alessandra Maltoni raccontano le sensazioni e le emozioni che tutti abbiamo provato, durante la pandemia. Quanto è avvenuto ci ha colti di sorpresa e ha, senza dubbio, cambiato le nostre vite. Ci siamo ritrovati all’interno di una realtà senza più certezze e siamo stati costretti a modificare le nostre abitudini quotidiane. Scoprire e accettare le nostre fragilità non è stato facile, soprattutto perché non avevamo fatto i conti con i limiti delle nostre paure.

Nonostante il dolore e la sofferenza, la poetessa evidenzia l’importanza della Speranza e la bellezza del futuro. A volte, lo scorrere veloce del tempo non ci permette di ragionare sui nostri obiettivi. Viviamo costantemente tra reale e virtuale e non riusciamo a renderci conto di quanto sia importante prestare attenzione agli altri.

La superficialità del nostro tempo ci mostra il volto dell’individualismo e questo ci fa capire che abbiamo bisogno di persone come Alessandra Maltoni. La sua poesia ci aiuta a riflettere su temi fondamentali come: l’amore per il territorio e per il mare, l’importanza del ricordo, il dialogo, il rispetto per gli altri e il ruolo dei sentimenti.

Nelle poesie è chiaro il riferimento al periodo dell’isolamento che tutti abbiamo vissuto a causa del Covid 19. Mi hanno colpito i versi della poesia “Spazi di Parole – Omaggio alle donne Maltrattate nel 2020”. Un testo denso di significato e dolcezza. Presenti molti riferimenti e richiami al poeta Dante Alighieri che viene attualizzato, attraverso un percorso seguito con intelligenza dalla poetessa.

“Spazi Danteschi Dante e le Stelle”, “Dante in una noce”, “Dantebus”, “Commedia”, “Canto Quattordicesimo L’inferno Dante e Virgilio”, “Dante Poeta”, “Lido di Dante”, “In riva al mare”, “L’amoroso Canto”, “Stralci della Divina Commedia” e “Purgatorio” sono solo alcune delle poesie ispirate al Sommo Poeta. Le immagini sono evocative e coinvolgenti, come ad esempio: “l’immenso mantello delle stelle che copre il sonno della gente, o come le barche ormeggiate/ ballavano,/ chiassose,/ disturbando la meditazione dell’acqua”.

Un viaggio che ci porta alla scoperta anche di momenti storici particolarmente dolorosi come l’attentato terroristico alle Torri Gemelle del World Trade Center di New York. Tenerezza e angoscia si intersecano e suscitano forti percezioni.

La poesia di Alessandra ha alimentato i miei sogni e le mie suggestioni. Comporre versi vuol dire rendere liberi sé stessi e superare ogni timore e la poetessa è riuscita a scoprirsi e a mettersi a nudo. Tutti i componimenti toccano il cuore e donano sollievo allo spirito del lettore.

Un testo poetico nasce per regalare un sorriso e accarezzare le ferite. Alessandra abbraccia, accoglie e instaura un vero e proprio dialogo con i suoi interlocutori. Un accordo perfetto che produce un perfetto “patto poetico”.

Il bianco e il nero, il bene e il male si fondono insieme e danno vita alla capacità creativa della poetessa. Una donna che chiede agli uomini di andare oltre alla forma, per dare spazio alla sostanza e al senso degli eventi.

La poetessa ha voluto valorizzare tanti aspetti sociologici della nostra società, cercando di garantire al lettore la possibilità di leggere le diverse facce della contemporaneità. Tutti abbiamo delle domande che non trovano risposta e che non riveliamo a nessuno. Invece, dobbiamo avere il coraggio di far emergere il nostro vero “io”, ovvero quella parte di noi stessi che rimane nascosta. Un invito a generare un nuovo “Umanesimo” in cui far rifiorire meravigliose virtù.

Alessandra accompagna il suo lettore cosi come Virgilio ha accompagnato Dante, durante il suo viaggio. In punta di piedi, in modo sincero e semplice, diventa la guida e il punto di riferimento di quanti si accostano ai suoi versi liberi. Lo stupore e l’incanto di quanto ha reso eterno sulla carta vive nella corretta scelta della punteggiatura.

Inoltre, emerge il forte legame tra la poesia e i toni evocativi. Questo particolare rapporto consente al lettore di allontanarsi dalla confusione del mondo, di cercare il silenzio e di mettersi in ascolto dei suoi desideri. Le scelte della poetessa sono chiare e precise, perché mira a scuotere le coscienze.

Alessandra è riuscita, attraverso questa silloge, a trasmettermi cosa ha provato. Una poetessa davvero speciale che trova le risposte alle domande altrui e sa riempire i vuoti del suo pubblico. I suoi versi viaggeranno verso nuove epoche e incroceranno la vita di tanti uomini e donne che faranno tesoro delle sue parole. Mi piace menzionare le parole di Martin Luther King “Anche se avrò aiutato una sola persona a sperare non avrò vissuto invano”, un monito che dovremmo ricordare sempre. Non possiamo smettere di sperare ma anzi, da ogni caduta e da ogni affanno, dobbiamo essere in grado di rialzarci e ricostruirci, cosi come ci ha suggerito e si augura Alessandra Maltoni.

Alessandra Maltoni nasce a Ravenna, la città dei mosaici e della poesia. Dante, esiliato trovò ospitalità dai ravennati, in particolare dalla famiglia Da Polenta. Tra le strade di Ravenna, si respira l’arte dantesca, e Alessandra fin dalla sua infanzia è stata affascinata dalla comunicazione della Divina Commedia, dalla sua struttura matematica e dalla forza analitica dei versi. La poetessa pubblica dal 2000, le sue liriche semplici hanno vinto svariati premi tra cui il “Gran premio Mogol” nel 2022. Alessandra studia fisica quantistica da tanti anni, ama la natura, i libri, e gli animali, ed è riservata sulla sua vita privata.

Adora la cultura, i giovani e li ritiene un grande investimento per il futuro, tanto da aver creato un centro servizi culturali. È stata premiata alla Sorbona a Parigi per il suo breve saggio “La chiesa della cipolla a due passi da Dante”.

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