Entrare nel mondo letterario di Pier Francesco Grasselli è come tuffarsi in un oceano vasto e pieno di sorprese. La sua prosa, ora calma e riflessiva, ora tempestosa e provocatoria, ci conduce in luoghi inesplorati. I suoi scritti spaziano attraverso una gamma sorprendentemente vasta di temi e stili, rendendo ogni sua opera una novità e una sorpresa.
Noto come uno degli autori più provocatori e poliedrici del panorama letterario italiano contemporaneo, famoso per il suo spirito anticonformista e per il suo audace disprezzo per il mainstream, Grasselli è un autore che non teme di esplorare e sovvertire. Stavolta ci regala “La Bambola. Cinque racconti”, edito da Il Foglio Letterario.
Il racconto che apre dà il titolo alla raccolta, “La Bambola”, è una satira pungente sulla direzione presa da mondo moderno. Ambientata in un futuro distopico e iper-erotizzato, la storia ha come protagonista lo scrittore Raimondo Spallanzani (che abbiamo già visto nel romanzo breve “La Musa” (Edizioni Pendragon) e nella raccolta di racconti “Uno scrittore all’Inferno” (pubblicato dall’autore in modo indipendente) e intrisa di critica sociale. Lo stile ricorda le narrazioni di Philip Dick, però in salsa erotica. Alla maniera di Cronenberg, Grasselli utilizza una prosa diretta e senza fronzoli per immergerci in una realtà disturbante, popolata di AI che non solo interagiscono con gli umani ma ne influenzano desideri e perversioni.
Proseguendo, “Tempo pazzo” si rivela un delizioso gioco metafisico, con il clima che si fa metafora delle incongruenze della vita umana. Un divertente racconto che sa tanto di commedia degli equivoci. Grasselli gioca con le aspettative del lettore, creando una trama che si dispiega in modo inaspettato.
Nella vena di Doyle, ma con un pizzico di surrealismo alla Bulgakov, “Sherlock Holmes e il mistero di Villa Liffredi” trasferisce il celebre detective in una Parma contemporanea e paranormale. Grasselli reinventa Holmes in chiave moderna, trasformando il classico investigatore in un disinvolto uomo di mondo con un debole per il soprannaturale.
Uno dei gioielli della raccolta è senz’altro “Breve storia della contessa Matilde di Fossalta”, novella che intreccia la narrazione storica con elementi gotici e surreali. Un omaggio ai grandi classici del romanticismo, arricchito da una freschezza tutta contemporanea.
“La Bambola” è l’ultima fatica di un autore che non teme di esplorare e di sovvertire. A ogni pagina, l’autore destabilizza le aspettative del lettore e reinventa il modo in cui la narrativa può essere sperimentata, offrendo un’esperienza di lettura sempre avvincente, a tratti esilarante. Pier Francesco Grasselli dimostra ancora una volta di essere un maestro nell’usare la letteratura come uno specchio deformante attraverso cui esaminare gli aspetti grotteschi di questa nostra società, con una versatilità e una disinvoltura che rendono questa raccolta di racconti una lettura frizzante e piacevolissima, un’opera perfetta per chi cerca nella letteratura non solo evasione, ma anche stimolo intellettuale e provocazione. “La Bambola” è anche un viaggio attraverso generi letterari differenti, ricco di trovate sorprendenti e originali, e conferma Grasselli come uno degli autori più interessanti e controversi del nostro tempo.