Gli scrittori

Articolo di Gordiano Lupi

Gli scrittori devono presentare i libri, devono esibirsi, devono essere fighi, devono atteggiarsi, devono essere convinti e convincenti, devono avere sempre un buon motivo per giustificare quel che hanno scritto, devono avere un tema, devono avere una posizione politica, devono impegnarsi, non devono impegnarsi, devono illustrare il loro prodotto, devono viaggiare molto, devono scrivere e poi di corsa in giro per l’Italia a presentare … ché chi si ferma è perduto, devono fare tutte le fiere del libro, devono inaugurare librerie, devono avere un fan club come i cantanti, devono mettersi a cantare, devono aprire una band, devono andare nei posti che contano, devono saperla dare a intendere, non devono mai scrivere ed e ad (vero Giulio?), devono ardere dal sacro fuoco delle lettere, devono dare in pasto al pubblico la loro sbobba, devono leggere poco se no restano influenzati, devono prendere appunti su una moleskine, devono parlare con la voce roca, devono fare pause studiate, devono citare spesso Carver, devono far finta di aver letto Salinger, devono dimenticare tutti quei noiosi italiani neorealisti, devono andare al cinema solo per vedere il film che hanno sceneggiato (vale lo stesso principio dei libri, non farsi influenzare), devono tagliare nastri con il sindaco giusto, devono fare il maggio dei libri, il settembre dei libri, il dicembre dei libri, lo stocazzo dei libri, devono sentirsi portatori di un messaggio universale, anche se hanno scritto Il massacro delle vergini perdute, devono evitare le Feste dell’Unità ché non vanno più di moda, devono avere una fidanzata figa, devono avere un editore figo, devono dire che non scriveranno più, che è il loro ultimo libro, devono assumere un’aria annoiata se si parla di strutturalismo, devono andare subito a informarsi su che cosa sia mai questo strutturalismo, devono frequentare le mostre d’arte e dire che loro preferiscono i disegni sui muri, devono bere molti aperitivi, non devono ubriacarsi prima delle presentazioni, devono bere birra ché il vino è da proletari, devono dire che lo spritz è un valore irrinunciabile nella società contemporanea, devono avere un agente letterario, devono raccontare di aver pubblicato perché un giorno hanno spedito un manoscritto a un editore a caso, devono smettere di rompermi i coglioni, guarda, che gli scrittori mi sarebbero venuti a noia, anche perché chi li legge?

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