Erano i tempi di Oltretomba

Articolo di Gordiano Lupi

Rivedere Oltretomba in edicola fa un grande piacere. Le Edizioni If sono benemerite perché stanno riportando alla luce molto fumetto classico degli anni Sessanta – Settanta che rischiava di andare disperso. In un periodo storico che vede il fumetto diventare una cosa per adulti assistiamo a una rifioritura di prodotti un tempo considerati disdicevoli, addirittura messi all’indice, persino proibiti, adesso assurti a uno status di culto. Mio padre non approverebbe, a quei tempi dovevo leggere Oltretomba di nascosto, non avevo l’età (undici anni erano pochi), certi fumetti erano considerato diseducativi, come il cinema horror, sempre permeato di erotismo, soprattutto quello italiano. Quando andavo dal barbiere era una festa, spesso trovavo quel fumetto e lo leggevo avidamente, insieme a Cronaca italiana, Jacula, Terror, Messalina …; un po’ più grande lavoravo in un parcheggio estivo nella zona del porto per pagarmi gli studi e anche lì era reperibile un’intera collezione di certi fumetti proibiti. Purtroppo non li ho mai collezionati, leggevo e gettavo, per paura di ritorsioni familiari; pensate in che Italia vivevamo, bacchettona e baciapile anche se avevi un padre che si diceva ateo e comunista. Appena ho saputo che Oltretomba tornava in edicola mi sono dato da fare per recuperare il numero uno e me lo sono divorato in un pomeriggio al mare, assaporando quattro storie dell’orrore dedicate agli zombi haitiani, nella loro versione più tradizionale. Il periodico avrà periodicità trimestrale e ogni numero – pagine 512 al prezzo di euro 8,90 – in formato pocket come ai bei tempi, con due vignette per pagina (stile Diabolik), presenterà racconti dell’orrore dedicati a streghe, licantropi, vampiri e chi più ne ha più ne metta. Il numero uno ristampa Oltretomba 57 (Tam tam per uno schiavista), 63 (Polvere sei, zombi diventerai!), 33 (Tre zombi per una vergine), e il mitico numero 1 (I morti viventi), ispirato a La notte dei morti viventi di Romero. Oltretomba esce in Italia per la prima volta il 1 giugno 1971, figlio della collana gigante Terror (in edicola dal 1969) e procede fino 1986, con ben oltre 300 albi pubblicati. Oltretomba è un quattordicinale che si trasforma in mensile, edito da Elvipress SA con sede a Lugano, in ogni caso un fumetto ErreGi di Renzo Barbieri e Giorgio Cavedon, poi Ediperiodici. Un cartoncino a colori inserito nelle altre riviste del gruppo ne preannuncia la nascita e da quel giorno l’horror erotico italiano non sarà solo cinematografico, ma finirà anche su carta. Inutile dire che le commistioni sono frequenti tra registi come Joe D’Amato, Lucio Fulci, Dario Argento e gli autori dei fumetti di Oltretomba, che pescano a piene mani nella narrativa di Poe e Lovecraft, nelle leggende caraibiche, nei miti nordici e anglosassoni. Gli autori dei fumetti di Oltretomba (ogni storia circa 120 tavole) sono soprattutto italiani, gente come Padrazzi, Missaglia, Pisu, Ghelardini, Pizzardi, Gozzo e lo Staff di If, così come i disegnatori sono Rosi, Montanari, Tacconi, Fenzo, Pavone, Missaglia, Micheloni, Montepò, Sammarini, Marchioro, Cambiotti, Verola, Todaro, Lepori, Del Mas, Dangelico (copertine), Caria, Marcarini. A un certo punto arriva anche una nutrita truppa di autori spagnoli a dar man forte, sono gli artisti di Selecciones Illustradas fondata da Josep Toutain: Segrelles, De La Fuente, Azpiri, ThiesDuran, Sanchez … Oltretomba genera altri volumi a fumetti come Oltretomba Colore (ottanta numeri fino al 1979), Oltretomba Gigante (attivo dal 1973, ma dopo poco torna al formato pocket) e Oltretomba Collezione (ristampe delle migliori storie). Oggi possiamo rivivere (in parte) tutto questo, mediato dal passare del tempo, quindi siamo in grado di valutare un’opera senza pregiudizi, per merito di Luca Laca Montigliani, Gianni Bono e tutta la IF Edizioni. Oltretomba è distribuito abbastanza bene, visti i tempi, anche se in provincia non arrivano molte copie, ergo se amate la narrativa horror il consiglio è di prenotarlo dal vostro edicolante di fiducia. Le storie, pur avendo cinquant’anni, sono ancora valide e resistono al passare del tempo.

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