“Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma”, un film profondo raccontato con grande semplicità

Articolo di Gordiano Lupi

Giulio Base trova un registro nuovo per raccontare la Shoah, un mix di teen movie e racconto drammatico del passato che fa riflettere senza essere mai pesante né ripetitivo, ma aggiungendo qualcosa di nuovo al (molto) già detto. Tutto comincia con una lettera misteriosa ritrovata da Sofia (Panconi) in un baule che nasconde un misterioso passato di una bambina ebrea salvata da una suora e adottata da una famiglia borghese italiana. Protagonisti del film sono un gruppo di ragazzi, sia ebrei che cristiani, che nella Roma contemporanea si uniscono per indagare sul mistero e decidono di mettere in piedi uno spettacolo teatrale per ricordare l’evento. Si parte dal 16 ottobre del 1943, il sabato nero degli ebrei di Roma, con il rastrellamento (alle 5 e 15 del mattino) del ghetto da parte delle SS con la complicità dei fascisti italiani. Il tragico risultato conta 1259 deportati, tra cui 200 bambini. Nel film la piccola Sarah si salva, grazie a una suora che la nasconde in convento, mentre la sua famiglia viene massacrata. Giulio Base e il direttore della fotografia Riccobene immortalano in un gelido bianco e nero le crude immagini del passato – concitate e cruente, girate con la macchina a mano – mentre passano a una colorazione giallo ocra (luminosa) per le immagini del presente, con la storia dei ragazzi che indagano sugli eventi passati. Sofia è figlia di un famoso musicista (interpretato da Giulio Base) – che cerca di imitare con costante applicazione per ottenere risultati – e di una madre borghese con la quale è in perenne conflitto. Fa parte della famiglia anche una nonna (sempre dalla parte della ragazzina) che diventa ancora più importante nel susseguirsi degli eventi fino al colpo di teatro finale. Nel corso della storia vediamo anche un amore giovanile contrastato tra Sofia e Ruben (Rampello) – un ragazzo ebreo – vero e proprio leitmotiv durante la soluzione del mistero che costituisce il plot narrativo della commedia da mettere in scena. Colonna sonora a base di musica classica composta da Pietro Freddi, montaggio televisivo (che non infastidisce) curato da Mauro Ruvolo, sceneggiatura congruente elaborata dal regista con Moscati e Beretta. Molte le storie concatenate, l’amore della suora per un giovane ebreo assassinato, la perdita di un figlio per la violenza del padre fascista, il convento obbligato, quindi l’amore per la bambina salvata e il racconto finale che rievoca tempi dolorosi. La parte girata come un teen movie stempera il dramma e la tensione ma è ben recitata dai giovani attori con il regista che è bravo a mixare una serie di flirt giovanili, i rapporti complessi tra ebrei e cristiani, oltre alle incomprensioni con i genitori. Il pugilato fa da sottofondo sportivo con alcuni incontri ben ricostruiti ai quali partecipa il giovane liceale ebreo del quale Sofia è innamorata; il taglio del film è popolare, quasi da soap opera (ma di contenuto alto), un esperimento insolito, visto il tema importante trattato. La sceneggiatura è teatrale, composta da dissolvenze incrociate, numerosi flashback, suggestive panoramiche notturne di una Roma stellata.

Un film profondo raccontato con grande semplicità, la storia contiene un messaggio di fondo, un invito a superare le reciproche incomprensioni, ogni tipo di steccato ideologico e culturale. Messaggio ulteriore quello di non arrendersi mai, come fa la protagonista, che cerca nella storia di una bambina salvata da una suora quella forza che anche lei vorrebbe avere nell’affrontare i problemi della vita. Un film da vedere senza mezzi termini, su Rai Play, senza interruzioni pubblicitarie e senza dover spendere niente.

Regia: Giulio Base. Soggetto: Israel Cesare Moscati, Marco Beretta. Sceneggiatura: Israel Cesare Moscati, Marco Beretta, Giulio Base. Fotografia: Giuseppe Riccobene. Montaggio: Mauro Ruvolo. Musiche: Pietro Freddi. Scenografia: Walter Caprara. Costumi: Magda Accolti Gil. Produttori: Cesare Fragnelli, Sandro Bartolozzi. Case di Produzione: Altre Storie, Clipper Media, Rai Cinema. Distribuzione (Italia): Rai Play. Lingua Originale: Italiano. Paese di Produzione: Italia, 2020. Durata: 98’. Dati Tecnici: B/N e colore. Genere: Drammatico, Commedia, Storico. Interpreti: Bianca Panconi (Sofia Bianciardi), Daniele Rampello (Ruben), Marco Todisco (Tato), Francesco Rodrigo (Ilan), Emma Matilda Liò (Valentina), Irene Vetere (Lea), Aurora Cancian (Assunta Perrone), Alessandra Celi (Giulia), Giulio Base (Riccardo Bianciardi), Lucia Zotti (suor Lucia), Domenico Fortunato (Volterra), Alessia Maiello (Lucia da giovane), Vittorio Base (Vittorio Zevi). Link Rai Play: https://www.raiplay.it/programmi/uncielostellatosoprailghettodiroma

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