La caduta delle ciminiere

Articolo di Gordiano Lupi

La caduta delle ciminiere, subito dopo l’altoforno, la caduta dei giganti, piedi d’argilla immersi nella sabbia, davanti al mare. La caduta d’un mondo che scompare, anche se il nuovo è tutto da scoprire, frantuma simboli ma non comprende da dove ripartire. Il cielo sopra Piombino senza torri industriali, privo di altiforni. Il cielo come non l’hai mai visto, non è più lo stesso cielo, ma ti dovrai presto abituare. Le ciminiere nella copertina di Calcio e acciaio restano indelebili, pali d’una rete immaginaria, sono la storia, sono il mio passato. Dimenticare Piombino è impossibile, siete la porta del mio cuore, quando percorro la Geodetica per tornare, il campo di calcio immaginario d’una vita che parte dal Magona, tocca l’altoforno in via Gaeta, quindi si spinge, sognando, verso il mare.

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