Il problema della violenza di genere è diventato uno dei temi che maggiormente affliggono la società di oggi e dinanzi al quale occorre intervenire. Quando un fatto diventa un fenomeno sociale e, dunque, i numeri iniziano a diventare allarmanti allora occorre fermarsi e ragionare: ciascuno su cosa può e deve fare.
La diffusione della violenza di genere registra episodi gravi in varie parti di Italia e vede protagonisti, sia tra le vittime che tra i carnefici, persone di ogni età e condizione sociale.
Diversi sono gli approcci ai quali ci si può avvicinare per capire cosa sta accadendo e cosa è necessario fare.
È necessario punire chi compie i reati, è altrettanto necessario inasprire le pene ma occorre anche prevenire i fatti; l’impegno culturale ed educativo sono la risposta che meglio compone una risposta a quella che oggi possiamo definire un’emergenza.
Nel solco di questa esigenza si colloca l’iniziativa promossa dalla Pontificia Accademia Mariana Internationalis in collaborazione con la Città metropolitana di Roma e che vedrà riuniti in convegno giorno 12 marzo prossimo: magistrati, avvocati dello Stato, forze dell’ordine, psicologi e psicoterapeuti per riflettere ed elaborare proposte sugli “Scenari futuri” che occorre progettare da subito.
A Roma, nella sede istituzionale della Città Metropolitana, si incontreranno ed affronteranno il tema, in un dibattito aperto al pubblico, alcuni tra i migliori esperti del settore.
Il convegno vedrà seduti nella splendida cornice di Palazzo Valentini, a Roma, solo per citare alcuni, il consigliere metropolitano Mariano Angelucci, la deputata Sara Ferrari della Commissione di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere insieme alla dott.ssa Marisa Manzini, sostituto procuratore di Catanzaro, Paola Zerman e Salvatore Faraci, avvocati dello Stato, il procuratore militare presso la Cassazione, Maurizio Block, che tratteranno i profili giuridici e sociali della questione analizzando l’efficacia del c.d. Codice Rosso, (L. n. 69 del 2019), che ha inasprito le pene, creato nuove fattispecie di reato, modificato una serie di norme procedurali.
La tematica della violenza di genere, tuttavia, non sarà affrontata solo sotto l’essenziale profilo socio- giuridico ma anche sotto il sotto il profilo psicologico ed educativo; il tema dei maltrattamenti e delle diverse forme di violenze sulle donne (isolamento, ricatti, insulti verbali, minacce, colpevolizzazioni, svalutazioni continue, umiliazioni) verrà affrontato da voci esperte come quella di Maria Rita Parsi, psicologa e psichiatra e da Anna Bonifazi, comandante della Sezione Psicologia Investigativa del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche.
Obiettivo del convegno è quello di fare emergere i fattori che contraddistinguono le condotte violente al fine di poter intervenire preventivamente già nella delicata quanto essenziale fase della formazione dei giovani, e in quest’ottica è stata coinvolta nell’organizzazione la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma, che parteciperà nella persona della preside, la professoressa suor Piera Ruffinato e della psicoterapeuta Maria Grazia Vergari, docente presso la facoltà ed esperta di processi educativi.
I lavori saranno coordinati da Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e da Fabio Iadeluca, criminologo e coordinatore dei Dipartimenti presso la Pontificia Academia Mariana Internationalis.
Il convegno del 12 marzo – sostenuto dall’editore Armando Curcio, che sarà presente nella persona di Cristina Siciliano, presidente dell’Istituto Curcio – sarà trasmesso in diretta streaming sul canale youtube: https://www.youtube.com/live/80WFecjM4Ig per potere consentire la partecipazione da remoto ed in differita a chiunque volesse approfondire il tema.

