Brutti tempi per le casse di sua maestà britannica. Per cercare di rimpinguare le casse reali pare che la regina abbia deciso di avviare un’impresa che produrrà e venderà gin. I proventi delle vendite dovrebbero andare al Royal Collection Trust, messo in crisi dal coronavirus.
Non un gin qualunque ma un prodotto realizzato con i frutti della terra provenienti direttamente dai giardini di Buckingham Palace, raccolti rigorosamente a mano. Il gin, ad alta gradazione alcolica (conterrà il 42% di alcol), sarà insaporito con 12 essenze botaniche come la verbena odorosa, le bacche di biancospino, le foglie di allora e i gelsi, tutti raccolti a mano, raffinati e aromatizzati per dare vita a una bevanda dal sapore unico e gustoso. Il nuovo prodotto dovrebbe essere commercializzato con il nome “A small batch – Dry gin”. E, per dargli un ulteriore tocco di regalità (e per venderne di più) è stata diffusa la notizia che questo liquore è ispirato al gin preferito dalla Regina Madre. Il gin è uno dei distillati più consumati dagli inglesi (altra differenza con gli scozzesi e irlandesi storicamente appassionati di whisky). L’idea è quella di fare del Buckingham Palace Gin il “prodotto della Regina”, un superalcolico elegante.
Per molto tempo il gin è stato considerato una bevanda popolare. Quello prodotto dalla casa reale inglese sarà diverso: venduto in bottiglie da 70cl, sarà possibile acquistarlo solo online e solo sul mercato inglese (altro trucco di marketing) ad un prezzo tutt’altro che economco, 40 sterline, circa 44 euro, a bottoglia. Un prezzo non accessibile a tutti.
Intorno alla decisione di produrre e vendere questo liquore è già stata costruita una attenta campagna di marketing: è stato ricordato che la madre dell’attuale sovrana era una grande appassionata di gin e, secondo alcuni benpensanti, sarebbe vissuta ben 102 anni anche grazie a un goccio di gin quotidiano. Il nuovo gin viene presentato come una sorta di “elisir di lunga vita”. Voci di corte ben informate riferiscono che anche all’attuale regina Elisabetta II, alla tenera età di 94 anni (compiuti ad aprile e ben portati, tanto che di abdicare pare non si parli nemmeno) non dispiacerebbe il gin: secondo un rapporto di Business Insider, la Regina si concederebbe non meno di quattro cocktail (alcolici) al giorno, ma, stando a quanto ha dichiarato Darren McGrady, ex cuoco reale, ad un giornale inglese, la regina avrebbe un debole per il Dubonnet, uno short drink a base di vermouth e, appunto, di gin.
Un dettaglio che, vero o no, servirà certamente ad aumentare le vendite del nuovo alcolico prodotto a Buckingham Palace.