Roma – Per il triennio 2020-23 sarà il chirurgo Salvatore Trigona a guidare la SO.SAN.
L’organizzazione del Multidistretto 108 Lions Italia, che dal 2003, si occupa della sanità dellepersone più disagiate.Salvatore Trigona è stato confermato presidente all’unanimità dal nuovo Consiglio Direttivouscito lo scorso 4 luglio dall’Assemblea dei soci. Al suo fianco per gestire le attività, dueVice Presidenti, Franco De Toffol e Francesco Pira. Segretario è stato eletto FrancescoAntico e Tesoriere Andrea Salmi.
“Fare solidarietà attiva a favore di chi ha bisogno La SO.SAN. – ha spiegato il PresidenteSalvatore Trigona – non è facile né scontato. Tutti conosciamo i tanti e vari motivi chepossono renderla difficile se non a volte impossibile.La SO.SAN. tramite i suoi soci ha saputo interpretare, in tutti questi anni di attività, le sue tante missioni di solidarietà sia in Italia che all’estero, ma essendo essa divenuta sempre più complessa, è stato necessario realizzare un Consiglio Direttivo, con nuove figure professionali, da affiancare ai vecchi componenti di maggiore esperienza, per meglio svolgere gli scopi per cui è nata nel 2003. Nel triennio entrante, oltre alle missioni sanitarie all’estero, ci concentreremo sul rafforzamento della nostra presenza sul territorio con l’apertura di nuovi Centri di Solidarietà Sanitaria, continueremo con la distribuzione di buoni alimentari per essere vicini ai poveri sempre più in difficoltà, realizzando un nuovo progetto, ampliando l’operatività dei Centri territoriali. La recente pandemia ha dimostrato quanto sia importante la nostra presenza e il nostro lavoro”
Ho voluto intervistare, con grande orgoglio, il Professor Francesco Pira che collabora attivamente, donando la sua esperienza e il suo contributo, al nostro Magazine online “Il Salto della Quaglia”, diretto dal giornalista Angelo Barraco.
- Prof. Pira, come nasce il suo impegno nei Lions ed in particolar modo il suo interesse per l’organizzazione SO.SAN?
Il mio impegno nei Lions nasce tantissimi anni fa nel Leo Club, la struttura che associa i giovani Lions. Ho avuto un incarico importante distrettuale come Direttore Responsabile della rivista “Il Resto del Leoncino”. Un po’ di anni fa sono entrato nei Lions ad Agrigento prima come socio onorario e poi come socio effettivo e lo scorso anno sono stato tra i soci fondatori del Lions Club Valle dei Templi, presieduto dalla dottoressa Mariella Antinoro. Devo il mio ritorno nei Lions ad un amico a cui voglio molto bene, l’avvocato Gaetano Salemi. E’ stato un vero trascinatore. Lui mi ha spinto a rientrare e a mettermi a disposizione. Negli ultimi due anni sociali 2018-19 e 2019-20 ho avuto incarichi multidistrettuali e distrettuali: ero componente dell’Ufficio Comunicazione e Stampa di Lions Italia e Direttore della Rivista del Distretto 108Yb Sicilia. Due esperienze di servizio faticose ma belle. In questi ultimi due anni ho messo a disposizione le mie competenze svolgendo tante relazioni su temi che sono oggetto delle mie ricerche accademiche: cyberbullismo, violenza sulle donne e legalità. Poi è arrivata la proposta di iscrivermi alla So.San. Odv e poi questo incarico importante nazionale. Sono orgoglioso e felice perché la So.San. è al servizio degli ultimi concretamente. La delega di Vice Presidente e alla Comunicazione Esterna mi entusiasma anche se mi riempie di responsabilità.
- Questo nuovo incarico arriva in un momento molto difficile, dovuto all’emergenza sanitaria che l’Italia e il mondo intero stanno attraversando. Come ha accolto questa nuova nomina?
Le confesso che nella mia vita non ho mai vissuto situazioni in discesa. Fin da quando giovanissimo ho perso mio padre. Da allora ogni piccola cosa l’ho conquistato con grandi sacrifici. So cosa significa non essere un figlio di papà. Ma ho sempre pensato che mio padre dall’alto ha guidato le mie scelte e mi ha messo sulla strada persone che mi hanno dato fiducia che ho cercato di ricambiare con tutte le mie forze. La So.San. Odv può fare tanto, forte del supporto del Multidistretto Lions Italia e dei centri che già operano in varie regioni. Ma lavora tanto anche all’estero per garantire assistenza sanitaria a chi non se lo può permettere, un pasto caldo o tutto quello che rientra nei progetti di solidarietà che stiamo portando avanti. La squadra di consiglieri uscita dalle ultime elezioni è solida e pronta a fare tutto quanto sarà umanamente possibile. Siamo volontari socialmente responsabili.
- In questo momento servono nuove soluzioni per aiutare “le vittime invisibili” del Covid-19 ossia quelle persone che sono rimaste senza lavoro e si trovano, ancora oggi, ad affrontare enormi problemi economici. Cosa può fare la SO.SAN per dare una mano a chi si è trovato, da un giorno all’altro, senza la sua occupazione?
E’ un momento tragico. Leggevo i dati degli Stati Uniti che non riguardano la pandemia Covid 19 ma di un’altra epidemia. In Usa nel 2017 sono morte 158 mila persone di suicidio, overdose o malattie correlate all’abuso di alcool. Sarebbe importante conoscere i dati italiani. Tante persone muoiono nel mondo per disperazione. Il grande sociologo Zygmunt Bauman diceva che siamo iperconnessi ma molto soli. Covid 19 non è riuscito a farci riflettere su quanto possiamo sentirci soli anche se abbiamo tanti amici su Facebook o Instagram.
- Quali sono i progetti, o le nuove iniziative, che vorrebbe realizzare?
Lavorerò sodo ad un progetto di comunicazione esterna e di posizionamento dell’Associazione sul web. In stretto contatto con il Vice Presidente Vicario, Franco De Toffol, persona straordinaria che si occupa di comunicazione interna. Il Presidente Salvatore Trigona crede molto nel lavoro che farò nei prossimi mesi. Proveremo ad utilizzare il web e i social per fare comunicazione di servizio e al servizio delle persone che più hanno bisogno. Stiamo già lavorando anche in Sicilia a progetti ambiziosi. Presto vi racconteremo.
- Qual è, secondo lei, il segreto per raggiungere grandi e importanti obiettivi?
L’umiltà e il lavoro di squadra. E lavorare a testa bassa ogni giorno cercando di raggiungere il risultato che ti sei prefisso. Oggi è tutto difficile perché la società è cattiva. Non c’è competizione ma cannibalismo. Se una persona prova a fare bene si tenta subito di distruggerla, diffamarla. Se è in gamba si elimina perché chi pensa e chi ha delle idee è un problema per chi vuole dominare. Io credo che l’umiltà ed il saper lavorare in squadra rappresentano le chiavi del successo. Lo dico sempre ai miei studenti.
Lev Tolstoj scriveva che: “Per essere felice, occorre una cosa sola: amare, e amare con sacrificio di sé, amare tutti e tutto, stendere in tutte le direzioni la tela di ragno dell’amore: chi ci capita dentro, quello va preso.” Carissimo Prof. Pira, lei lavorerà con amore incondizionato e dedizione assoluta all’interno della SO.SAN che è quella tela dell’amore che abbraccerà i più deboli e i più bisognosi, diventando un punto di riferimento per quanti soffrono. In una società che corre veloce, e in continuo divenire, non ci fermiamo a pensare a quante realtà difficili esistono nel nostro Paese. Invece, bisognerebbe riflettere e supportare il grande lavoro che svolgono le Associazioni come la SO.SAN, perché“il poco” di molti può diventare “il tanto” di molti, facendo sempre la differenza.
Al Prof. Pira certa del suo impegno, della sua totale abnegazione al servizio che svolgerà e dei profondi valori umani che lo contraddistinguono, non mi resta che augurare buon lavoro a nome mio e di tutto lo Staff del Magazine “Il Salto della Quaglia”.