Il 14 giugno 1993, per Sony Soho Square/ Columbia/ Work, usciva Emergency On Planet Earth, il primo album in studio dei Jamiroquai.
In un 2020 in cui, grazie alle produzioni di artisti pop come The Weeknd e Doja Cat, si è tornati a sentire termini quali disco e funk (seppur spesso utilizzati in accezioni un po’ stiracchiate e imprecise), Emergency On Planet Earth è l’opera giusta da recuperare e riascoltare.
I due generi ora citati, infatti, costituiscono l’anima della composizione nel debutto discografico dei Jamiroquai, coadiuvati da un’importante vena acid jazz (particolarmente apprezzabile in Music Of The Mind) e da interventi rock (Whatever It Is, I Just Can’t Stop), latini e tribali (Revolution 1993) e persino elettronici (Didgin’ Out) a insaporire la ricetta.
La doppietta di singoli che apre il progetto si rivela una presentazione perfetta per i successivi capitoli in questo contenuti, sia qualitativamente che concettualmente; When You Gonna Learn? e Too Young To Die, infatti, intavolano le sonorità e le tematiche cardine della release, ovvero la crisi ambientale (ancora tristemente attuale) e il bisogno di pace nel mondo (idem con patate), riprese anche nella title track del disco e nella successiva Revolution 1993, un brano di oltre dieci minuti che, almeno nello spirito, ricorda i Public Enemy e la prima ondata di hip hop politico e che presenta una stesura dei controcanti particolarmente indovinata.
Tuttavia, dal punto di vista lirico, si distinguono, da queste menzionate, tracce quali Hooked Up, If I Like it, I Do It e Blow Your Mind, concentrate principalmente sul problema delle droghe e sui piaceri della libertà e del sesso.
Il basso di Stuart Zender e le ritmiche infuocate, le bellissime stesure dei fiati, il genio compositivo del compianto Toby Smith e la voce calda di Jay Kay danno vita a una miscela incantevole di ritmo ed emozioni con cui i Jamiroquai costruiscono le fondamenta di Emergency On Planet Earth rendendolo un album eccentrico e adrenalinico ma anche culturale e propositivo, in grado di proteggersi dall’avanzare del tempo e di consegnare il gruppo inglese alla storia recente del pop internazionale.
TRACKLIST:
01. When You Gonna Learn?
02. Too Young To Die
03. Hooked Up
04. If I Like It, I Do It
05. Music Of The Mind
06. Emergency On Planet Earth
07. Whatever It Is, I Just Can’t Stop
08. Blow Your Mind
09. Revolution 1993
10. Didgin’ Out
FORMAZIONE:
Jay Kay – voce.
Wallis Buchanan – didgeridoo.
Toby Smith – tastiere, arrangiamento archi.
Stuart Zender – basso.
Nick Van Gelder – batteria.
Gary Barnacle – flauto, sassofono, arrangiamento ottoni.
Simon Bartholomew – chitarra.
Glen Nightingale – chitarra.
DJ Dzire – giradischi.
Kofi Kari Kari – percussioni.
Maurizio Ravalico – percussioni.
Richard Edwards – trombone
John Thirkell – tromba, flicorno.
Andrew Levy – basso secondario.
Gavin Dodds – chitarra secondaria.
Mike Smith – sassofono secondario, flauto.
Linda Lewis – voci secondarie.
Vanessa Simon – voci secondarie.
The Reggae Philharmonic Strings – archi.