“Divagazioni superflue” (Eretica edizioni), è una raccolta di racconti visionari e indipendenti di Frank Iodice, ambientati nella Nizza degli alberghi di notte, e nella Napoli, mai dimenticata, madre lontana che aspetta in balcone. Protagonista, direi, è il dolore della povera gente a cui porgo le chiavi, la loro umanità – se ancora ne resta – “l’ho rubata e l’ho messa in queste pagine”.
Alcune storie erano già apparse su varie riviste, altre erano inedite, finalmente raccolte in questo libro. In copertina c’è un dipinto realizzato dall’artista milanese Alessandro Bellucco, tra l’altro protagonista di uno dei racconti. Bellucco esalta il concetto di brutto fino a portarlo a un’affascinante sublimazione del male, mortificandoci, mettendoci in una posa vergognosa, vittime della bassezza del mondo che ci ha resi bestiali, perché il mondo è degli animali, non è dell’umano. Nei racconti c’è questo, ma c’è anche l’umorismo, la tragica comicità della nostra condizione.