Quasi 1.100 morti nel 2019, 832 nei primi otto mesi del 2020: oggi, #11ottobre, è la 70ª “Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro”. In Italia oggi 11 ottobre si celebra la settantesima giornata nazionale per le vittime del lavoro. Nei numeri di quest’anno una strage silenziosa che non conosce contrazioni. Da gennaio ad agosto di quest’anno, 830 donne e uomini hanno perso la vita uccisi dal lavoro. Uno ogni 8 ore.
Dal lunedì alla domenica. Non vogliamo più piangere morti. E’ necessaria una campagna straordinaria per #prevenire gli #infortuni sul #lavoro. La #sicurezza non è un costo ma un investimento. Il diritto alla sicurezza sul lavoro deve essere un obiettivo imprescindibile verso cui tutti dobbiamo tendere. Non è accettabile che ancora oggi le persone possano rischiare di perdere la vita sul posto di lavoro.Oggi il tema acquisisce ancora più urgenza davanti alle conseguenze della pandemia. Abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori, sempre.
In particolare in questi mesi in cui la crescita dei contagi si accompagna a situazioni di fragilità sociale che costringono le famiglie a dover scegliere fra diritto al lavoro e diritto alla salute. Per questo tornare di nuovo sul tema della sicurezza sul lavoro è fondamentale. Dobbiamo vigilare affinché sui luoghi di lavoro sia garantite salute e sicurezza, assicurando maggiori controlli e lavorando per invertire quel paradigma culturale che vede soprattutto nei lavori umili il contesto dove si annidano maggiori rischi per i lavoratori, lavorando per eliminare con politiche mirate quelle condizioni che possono rappresentare un pericolo per chi lavora. L’obiettivo “morti zero” deve essere la priorità. Non manchi mai l’impegno di ognuno a salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori, assicurando il diritto ad un lavoro sicuro per tutti.