A partire dal 20 ottobre 2020, scattano i termini per richiedere il credito d’imposta per l’acquisizione di servizi digitali, previsto dal decreto Rilancio. Le domande possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell’impresa, nelle date tra il 20 ottobre ed il 20 novembre 2020, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura disponibile nell’area protetta e riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile, previa autenticazione via SPID o CNS, dal percorso di menù “Servizi on-line”, “Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria”, “Credito d’imposta servizi digitali”.
Entro il 31 dicembre, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri provvede a formare l’elenco dei soggetti ammissibili, con il relativo importo spettante per ciascuno. Il decreto Rilancio ha introdotto anche un contributo una tantum fino a 500 euro per le persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste, non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, a titolo di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Coronavirus.
Acquisite le domande, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri provvede a formare l’elenco dei soggetti ai quali è riconosciuto il contributo, con l’importo a ciascuno spettante, nel limite massimo di 500 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 30% della spesa effettiva sostenuta, nell’anno 2019, per una serie di servizi digitali quali l’acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale e l’information technology di gestione della connettività. Sono previsti casi di revoca qualora dagli accertamenti effettuati il credito non spetti e di conseguenza si procederà con il recupero delle somme indebitamente fruite.
In sostanza, per l’anno 2020, alle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione, che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 30 per cento della spesa effettiva sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisizione dei servizi di server. Gli operatori accreditati sulla piattaforma gestita da Infratel Italia e realizzata da Invitalia possono caricare le offerte relative al bonus 500 euro computer, tablet e internet da offrire ai consumatori in vista del lancio della misura, prevista per giorno 9 novembre. La revoca è disposta qualora venga accertata l’insussistenza di uno dei requisiti previsti ovvero nel caso di dichiarazione presentata non veritiera o falsa.