La sera del 9 novembre 1989 il muro di Berlino cessa di esistere. E’ un evento che cambiera’ la storia del Novecento, chiudendo definitivamente la Guerra Fredda e facendo da spartiacque tra l’era dei blocchi contrapposti e quella della globalizzazione. Esistono date che nella storia dell’umanità significano molto, date che vengono associate a un evento storico, rivoluzionario, di grande rilievo.
Quel giorno in una conferenza stampa il portavoce del Partito di Unità Socialista che governava la Germania dell’Est, da tempo ormai uno stato con un forte deficit democratico, annunciò la decisione del partito di concedere ai suoi cittadini dei visti per poter passare il confine che separava la Germania Orientale da quella Occidentale.
Tale iniziativa era stata però concordata da poco e sarebbe entrata in vigore dopo qualche giorno per dare il tempo a chi gestiva il confine di organizzare il controllo dei permessi. A quel punto un’ondata di persone della Germania dell’Est si riversò nelle strade e si riunì davanti al muro. Le guardie, senza ordini a riguardo e in numero troppo esiguo per la massa di gente che si trovavano davanti, dovette aprire i posti di blocco.
La notte passò nella festa generale tra birra gratis offerta dalle birrerie della zona e tedeschi tra loro sconosciuti, dell’ovest e dell’est ma in primis tedeschi, che si abbracciavano e festeggiavano insieme dopo che un muro che non avevano voluto aveva diviso le loro vite per decenni. Era così iniziata la caduta del muro di Berlino e della cortina che divideva Berlino, la Germania e l’Europa e che cambiò la storia del mondo e le vite di milioni di persone.