Vincenzo Salemme porta al cinema una sua sceneggiatura teatrale del 1995, una storia familiare molto piccola, direi quasi intima, una sorta di film da camera, se mi è concesso usare un termine improprio. Abbiamo tre fratelli: Enzo (Salemme) – cantante spiantato su navi da crociera -, Cico (Paone) – autistico incontenibile -, Stefano (Buccirosso) – il più normale-, chiamato a occuparsi di Cico. Muore la madre dei fratelli e nel testamento lascia scritto che dovranno vivere tutti insieme per non lasciare solo il più debole della famiglia.
Tutto è giocato sulla bravura degli attori, soprattutto sulla mimica e sul fisico (davvero adatto al ruolo) dello straordinario Nando Paone – non nuovo a ricoprire ruoli interessanti nel cinema italiano – che interpreta riuscite gag teatrali con consumato mestiere. Salemme dirige con mano ferma (da vero capocomico) una pellicola che di cinematografico ha ben poco, ma che in ogni caso resta una riuscita commedia teatrale, oltre a recitare con bravura e tempi comici invidiabili.
Buccirosso completa il cast ed è indispensabile come terzo elemento napoletano di un gruppo familiare ai limiti del grottesco. Non dimentichiamo la bellezza di Margareth Madè, vicina di casa cieca che a più riprese dialoga con i fratelli affacciata al suo balcone. A un certo punto entra in scena anche il divertente avvocato Saponetta (Casagrande) con una serie di macchiette irresistibili legate al cognome e al fatto che Enzo, dopo una battuta, lo prende per spagnolo.
Infine abbiamo Panariello e Quattrini – non imprescindibili – chiamati a risolvere la situazione con un vero e proprio colpo di teatro da deus ex machina. Tra tutte le sequenze comiche segnaliamo la finta preparazione della pizza con successivo intermezzo al mandolino, il tutto messo in scena da Paone e Buccirosso ai danni di Salemme.
Il titolo deriva dalla frase che Cico pronuncia quando è al massimo della contentezza, sia per uno scherzo riuscito che per aver vinto una partita a carte. Film piacevole e insolito, che si gusta anche in televisione, vista la relativa importanza dei dettagli cinematografici, anche se la fotografia di Napoli curata da Fabio Olmi immortala con bravura alcune panoramiche cittadine e diverse sequenze sul lungomare. Visto su Iris e su Cine 34, canali benemeriti per la produzione italiana.
Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Vincenzo Salemme. Fotografia: Fabio Olmi. Montaggio: Christian Lombardi. Musiche: Paolo Belli. Costumi: Mariano Tufano. Produttore: Luigi Musini, Valeria Esposito. Casa di Produzione: Cinemaundici, Mibact, Film Commission Regine Campana, MSC Crociere. Distributore: Warner Bros Italia. Durata: 94’. Interpreti: Vincenzo Salemme (Vincenzo – detto Enzo -Righi), Carlo Buccirosso (Stefano Righi), Nando Paone (Francesco – detto Cico – Righi), Margareth Madè (vicina di casa dei fratelli), Paola Quattrini (sorella di Giacomo Furia), Maurizio Casagrande (avvocato Saponetta), Giorgio Panariello (Giacomo Furia).