Il 13 aprile 2017, per La Tempesta Dischi, uscì Un Giorno Nuovo, il quarto album in studio dei Sick Tamburo.
Già dal precedente Senza Vergogna, la strada dei Prozac+ e del pop punk di ispirazione californiana sembra un ricordo, qualcosa che solo raramente, ormai, bussa alle porte di Accusani e soci.
Musicalmente, ci troviamo davanti a un progetto che presenta un notevole taglio indie, con molti richiami al mondo dell’alternative rock, del punk e della musica elettronica.
Inoltre, l’atmosfera generale dell’album mostra lineamenti marcatamente pop, lontani dalle voci monotòne di Sick Tamburo e di A.I.U.T.O., caratteristiche del canto di Elisabetta Imelio.
I giri di chitarra sono melodici e rotondi, più delicati nelle strofe per poi detonare e farsi avvolgenti e rumorosi nei ritornelli.
Fin dal principio, con la title-track Un Giorno Nuovo, veniamo catapultati in un’atmosfera agrodolce, o per dirla con le parole dell’autore “di amara malinconia”, che presenta segni evidenti di quello che oggi viene chiamato it-pop e che ha monopolizzato la produzione indie italiana con artisti come Gazzelle, Calcutta e Tommaso Paradiso.
L’aspetto punk del complesso emerge a sprazzi in brani come Perdo Conoscenza (soprattutto nel riff) e Con Prepotenza (capitolo più vicino al pop punk degli anni 2000), per poi consolidarsi e suonare “maturo” in Dedicato a Me, unico pezzo cantato dalla Boom Girl (in quanto provinato durante la realizzazione dei primi due dischi in studio) e uno dei migliori dell’intero lavoro.
Interessante è anche la pennellata elettronica, adornata da un ampio lavoro di synth, che conferisce un colore intensamente alternative a Meno Male Che Ci Sei Tu, canzone che vede la collaborazione del cantautore Motta ma che, però, si verifica uno dei capitoli più “stanchi” e meno riusciti.
La voce di Gian Maria Accusani è molto particolare, come sempre, oltre ad essere facilmente riconoscibile tra mille e unica a livello stilistico.
Il suo cantato sporco e decisamente punk, quantomeno di retaggio, dona ulteriore potenza ai versi più malinconici e blue di Un Giorno Nuovo.
Come di consuetudine, i testi sono fondamentali per capire l’anima del progetto.
Questi denotano meno ironia rispetto ai precedenti lavori dell’accoppiata Imelio-Accusani, lasciando più spazio ai profumi e alla nostalgia piovuta sugli anni passati, come racconta perfettamente Ad Altro Siamo Pronti, penultimo capitolo dell’opera.
Inoltre, l’album (a partire dal titolo) vuole essere una dedica e una “pacca sulla spalla” proprio all’ex bassista di casa Prozac+ e Sick Tamburo, Elisabetta Imelio, la quale già ai tempi combatteva con una complicatissima e grave malattia.
Ironia di una sorte un po’ bastarda è il fatto che La Fine Della Chemio, episodio conclusivo del disco, sia anche uno dei frammenti migliori e più emozionanti di questo, a partire dal delicato riff di chitarra che la accarezza e arrivando fino alla sentita interpretazione di Mr. Man.
Ci piace pensare, e forse sotto sotto lo sappiamo, che il sorriso abbia vinto comunque.
Per concludere, possiamo solo dire che Un Giorno Nuovo è un disco bello, ricco di emozioni e decisamente in anticipo sui tempi, che mostra tutta la varietà e la valenza dei Sick Tamburo.
TRACKLIST:
01. Un Giorno Nuovo
02. Sei il mio Demone
03. Oltre la Collina
04. Perdo Conoscenza
05. Con Prepotenza
06. Dedicato a Me
07. Meno Male Che Ci Sei Tu (feat. Motta)
08. Ad Altro Siamo Pronti
09. La Fine Della Chemio