La cintura è il secondo film erotico diretto da Giuliana Gamba, tutto giocato su atmosfere simili a Profumo, questa volta tratto da un racconto di Alberto Moravia, adattato dallo stesso scrittore per una pièce teatrale. Tutto ruota attorno alla figura di Bianca (Eleonora Brigliadori, lanciata dai programmi Mediaset), una ragazza sconvolta da un trauma infantile. Banca ha subito violenza da piccola, per questo non riesce a raggiungere l’orgasmo se non viene percossa dal partner. Il film è intriso di sequenze a base di rapporti estremi, molto particolareggiati, dove il compagno Vittorio (James Russo) soddisfa la donna aiutandosi con una cintura. Fotografia cupa e notturna di Luigi Verga; Sceneggiatura curata da De Bernardi e Archibugi (aiutati da Sbarigia e Malatesta), tensione erotica notevole, resa da una specialista come Giuliana Gamba che ha studiato alla scuola di Massaccesi. Confezione lussuosa per grandi scene erotiche interpretate dai protagonisti, anche piuttosto esplicite, dal taglio sadomasochista. Alcune sequenze sotto la pioggia, per i vicoli di strade buie e disperate, restano memorabili. Molte trovate bizzarre e insolite rappresentano una vera e propria cifra d’autore del cinema erotico di Giuliana Gamba. Eleonora Brigliadori ha il fisico giusto, il volto ingenuo perfetto, l’espressione candida consona a un ruolo perverso, nonostante tutto qualcosa non funziona, forse il cast non è all’altezza della storia (originale, ma minimale, ha lo spessore di un racconto), tant’è che il film non riscuote nessun successo.
Scheda de La cintura – Paese di Originae: Italia, 1988. Durata: 96’. Genere: Erotico. Regia: Guliana Gamba. Soggetto: Alberto Moravia. Sceneggiatura: Piero de Bernardi, Francesca Archibugi, Claudia Sbarigia, Gloria Malatesta. Fotografia: Luigi Verga. Montaggio: Rossana Cingolani. Musiche: Ron. Scenografia: Claudio Cinini. Produttore: Giovanni Bertolucci, Galliano Juso. Interpreti: Eleonora Brigliadori (Bianca Ravelli), James Russo (Vittorio Di Simone), Giuliana Calandra (madre di Bianca), Riccardo Salvinio (professor Achille Biondelli), Anna Bonaiuto (giudice), Ivano Marescotti (amico della signora Ravelli).