Esistono un tempo, un luogo e un’età in cui (ri)cominciare a essere se stessi? Oggi Theo Keller è un pensionato. Dieci anni fa ha lasciato Berna per vivere in Ticino, un luogo più affine alla sua anima, dove ha imparato a scolpire il legno e a realizzare magnifici cavalli a dondolo. Il documentario racconta la costruzione di quattro di questi cavalli, che Theo vuole donare al Museo del cavallo-giocattolo di Como, a patto che non vengano relegati dietro una vetrina, ma restino fruibili per i visitatori piccoli e grandi. E saranno gli ultimi della sua lunga produzione: realizzarli, adesso, gli costa troppa fatica. Assistiamo, così, alle varie fasi della costruzione e, allo stesso tempo, ripercorriamo a ritroso le tappe della sua vita, le convinzioni giovanili, la contestazione, l’amara constatazione di come certi ideali siano difficili da conciliare con la realtà.
Ideali che, però, non sono scomparsi, hanno solo trovato un’altra via di esprimersi … A 53 anni un evento inatteso lo ha costretto a cambiare i connotati del proprio mondo, casa, lingua, lavoro, affetti e il suo stesso ruolo nella società: abbandonati i panni di intellettuale e attivista politico, ha cercato un contatto più intimo con la natura, e con se stesso. Lungi dal considerarsi ‘arrivato’, Theo ha ancora tanto da dire e da donare, vive ogni istante con entusiasmo e una delicata ironia che porta a stretto contatto con la poesia del quotidiano, e della semplicità. In lui l’apparente rudezza di un Eigenbrötler (traducibile con l’espressione “essere un orso”, uomo a cui piace stare solo) convive con lo sguardo ancora sognante, come quello di un bambino. Alla vicenda fanno da sfondo le abetaie di Altirolo (Giornico) dove Theo si procura il legno, la bottega dell’artigianato di Dongio e la Valascia, unica eccezione al suo ritiro dalle cose mondane. Antonio Universi (Manfredonia, il 17 ottobre 1975). Dal 2007 al 2013 iscritto all’albo dei giornalisti/pubblicisti. Nel 2014 si laurea in Beni Culturali, 2017 consegue la specializzazione in fotografia cine-televisiva presso il Conservatorio di scienze audiovisive di Locarno. Il suo ultimo lavoro è il documentario Eigenbrötler 2020. Filmografia: Faro (medio,2009): soggetto, sceneggiatura, fotografia. Unfacebook (2011, lungometraggio): sceneggiatura. U Mìzze Prévète (2012, corto): Operatore di Ripresa, Grafica. La Firma (2013, corto): fotografia. Occhio di Falco (2017, doc.): fotografia. Haiku n.1 – Tutte le Cose Cambiano di Posto (2017, corto): regia, soggetto, sceneggiatura, fotografia. Quel Tipo Strano (corto, 2018): fotografia. Natural di Claudio Taddei (video clip, 2018): assistente alla regia. Barbara adesso (corto, 2018): gaffer. Quando arriva mamma? (2018, doc): fotografia. La Casa del padre (2019, medio): fotografia. Eigenbrötler (2020, doc.): regia, fotografia, montaggio. Come cadono le foglie (corto, 2021): fotografia seconda unità; Scheda Tecnica Eigenbrötler – Project Type: Documentary. Runtime: 53 minutes 2 seconds. Country of Origin: Switzerland. Language: Italian. Shooting Format: Digital. Aspect Ratio: 16:9. Film Color: Color.