La festa del 2 Giugno è un momento fondamentale della nostra Storia: nel 1946 dodici milioni e settecentomila italiane (chiamate a votare dopo l’esclusione decretata dall’Italia liberale e da quella fascista) e italiani scelsero il simbolo repubblicano della donna turrita, contro dieci milioni e settecentomila che aveva messo una croce sullo stemma sabaudo. La scelta innovativa che usciva dalle urne contribuiva a sciogliere pacificamente un nodo che aveva pesato non poco in tutte le crisi di regime dello Stato unitario.
Quest’anno sono in gioco questioni decisive per il futuro del Paese, soprattutto del futuro delle nuove generazioni sempre più a rischio per la crisi provocata dalla pandemia del Coronavirus e dalle conseguenze socio-economico-istituzionali da esso provocate.
Il 2 Giugno è la festa della Repubblica democratica e antifascista: infatti, la nascita della Repubblica segnò il riscatto del popolo italiano dopo la dittatura fascista e l’orrore della guerra nella quale il regime di Mussolini l’aveva fatto precipitare. Grazie alla guerra di Liberazione, al sacrificio dei partigiani e delle forze Alleate, l’Italia seppe prendere in mano il proprio destino e sconfiggere, con il determinante contributo dello schieramento mondiale antifascista, il nazifascismo. Gli ideali dell’antifascismo e della Resistenza, trasfusi in gran parte nella Costituzione della Repubblica, hanno concorso alla formazione di una coscienza civile che ha costituito il più saldo cemento dell’identità e dell’unità nazionale. Ancora: i valori affermati nel corso della Resistenza – lavoro, tutela dei diritti individuali e collettivi, solidarietà, pace, libertà di pensiero e d’espressione, autonomia della scienza e della cultura – furono alla base della fase costituente e rappresentarono, e noi siamo convinti che debbano ancora rappresentare, l’essenza della Costituzione repubblicana entrata in vigore il 1° Gennaio del 1948.
Inoltre, la Resistenza si ricollegava ai momenti alti e nobili della storia d’Italia: al Risorgimento di cui rappresentava, per certi versi, lo sviluppo e la realizzazione sul piano istituzionale e sociale e al Rinascimento per il respiro culturale e ideale dei protagonisti.
Noi rivendichiamo e difendiamo l’Italia delle 4 R: Rinascimento, Risorgimento, Resistenza, Repubblica.
È, dunque, essenziale far comprendere i punti alti della storia italiana e il filo unitario che li lega, chiedendo soprattutto ai giovani, protagonisti e principali artefici del futuro, e all’intera società di riflettere sulle tematiche proposte da questo momento storico, facendo scaturire da queste riflessioni, le iniziative sul legame tra Resistenza, Repubblica, Costituzione e progresso culturale e materiale dell’Italia.