Tiberio Colantuoni (1935 – 2007) è uno dei fumettisti più geniali che hanno calcato il mondo dei giornaletti negli anni Sessanta e Settanta, purtroppo il periodo più ingrato perché tali pubblicazioni venivano definite inutili e diseducative, seguendo una filosofia alla moda priva di solide basi scientifiche. Adesso che molti studiosi stanno rivalutando il fumetto come forma d’arte, tornano in auge il Braccio di Ferro italiano, Nonna Abelarda, Soldino, Pinocchio, Geppo, protagonisti di riscoperte e di retrospettive, oltre a godere di ristampe filologicamente corrette. Sbam Comics è in prima linea in questa operazione nostalgia, che interessa noi ex bambini degli anni Sessanta, gli appassionati e collezionisti di fumetto, fino ai più giovani lettori che possono scoprire le storie che affascinavano i loro padri.
Bongo è uno strano gorilla elegante che si esprime tirando fuori dal niente grandi cartelli, veste in gilet, pantaloni corti e cappellino. Nonna Abelarda lo tiene come animale di compagnia, educandolo con rigidi criteri alimentari: non più di una banana al giorno. Le storie prendono tutte spunto dalla passione del gorilla per il prelibato frutto che nelle foreste tropicali trovava senza limiti e dai trucchi messi in atto per depredare il commerciante Gennariello. Bongo odia le mele, che spesso gli vengono propinate come infelice alternativa al dolce frutto; la sua simpatia lo fa diventare comprimario irrinunciabile delle avventure di Nonna Abelarda – vecchietta terribile, una sorta di Braccio di Ferro al femminile -, ideata nei primi anni Sessanta da Giovan Battista Carpi e Giulio Chierchini. I bambini degli anni Sessanta amano così tanto Bongo che il famelico gorilla si conquista una testata autonoma, pubblicata per 38 numeri, tra il 1970 e il 1976, cui seguirono altre pubblicazioni a base di ristampe. Il materiale che troverete sul volume Bongo è stato selezionato da Marcella Colantuoni e da Orso Maria Scaramellini, rispettivamente figlia e nipote del Maestro Tiberio Colantuoni. Renato Bianconi è l’editore storico di queste spartane pubblicazioni, che escono formato pocket, prima in bianco e nero, poi con pagine alternate a colori, e invadono le edicole italiane tra originali e ristampe, fino agli anni Ottanta – Novanta. Sbam sta riscoprendo queste pubblicazioni benemerite che hanno accompagnato la nostra fanciullezza – ingenue quanto si vuole ma ben disegnate e sceneggiate a dovere -, sia con una rivista digitale gratuita che potete scaricare sul sito www.sbacomics.it che con pubblicazioni stampate su carta patinata, in bianco e nero, dai costi contenuti. Tra gli altri titoli interessanti: Pinocchio di Sandro Dossi e Alberico Motta e Orpolina! Raccolta di opere e di personaggi ideati da Pier Luigi Sangalli. Il consiglio è di fare un salto sulla pagina Internet di Sbam, magari di frequentare le pagine social dove l’editore è molto attivo, di fare un tuffo nel passato per apprezzare questi fumetti semplici e genuini che profumano di merende d’altri tempi, di cioccolata a tocchi, di burro e marmellata, di grandi tazze di fumante latte caldo. Non sono soltanto giornaletti, sono stati compagni insostituibili della nostra infanzia.