Ivan Cotroneo debutta alla regia adattando un suo romanzo come commedia cinematografica, ottiene un buon riscontro al Festival del Cinema di Roma, vince il Grand Prix del Festival del cinema italiano di Annecy (Valeria Golino miglior interprete femminile) e si aggiudica cinque candidature ai David di Donatello, oltre a tre nomination per il Nastro d’Argento 2012. Un film girato interamente a Napoli, ambientato nel 1973, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, poco visto, ma di un certo interesse come romanzo di formazione e studio delle problematiche adolescenziali. Peppino Sansone (Catani) è un bambino di nove anni, timido e poco popolare tra i coetanei, complessato per colpa di una famiglia problematica, composta da una madre depressa e un padre immaturo. Antonio Sansone (Zingaretti) tradisce con leggerezza Rosaria (Golino), che scopre la tresca ma non dice niente e finisce per vivere da malata cronica e per farsi curare da un galante psicanalista (Gifuni). Peppino riceve in dono dal padre tre pulcini che dovrebbero alleviare la sofferenza per la morte del suo amico Gennaro (Nemolato), ma il genitore è così incapace che finisce per farli morire uno dopo l’altro. Il ragazzino è umiliato a scuola dai compagni, si ribella alla maestra, vede una madre assente e vive con gli strampalati zii hippie (Capotondi e De Rienzo) che lo portano in luoghi poco adatti alla sua età (discoteche, collettivi di femministe…). Peppino si rifugia nei sogni e quando si sente in difficoltà fa rivivere con la fantasia il suo amico Gennaro, che in vita si credeva Superman, nelle vesti del supereroe che risolve tutti i problemi (in realtà non risolve un bel niente). I presunti dialoghi con Gennaro comunque servono a Peppino per affrontare la vita, soprattutto il consiglio a non essere mai come vogliono gli altri, ma di vivere come esemplare unico, seguendo le proprie pulsioni interiori. Stupenda la parte che cita Miracolo a Milano con il volo metaforico del bambino abbracciato al supereroe in perlustrazione sopra i tetti di Napoli, volo che significa crescita e che mi ricorda una mia storia scritta diversi anni fa ma pubblicata soltanto adesso (Miracolo a Piombino, Historica, presentato al Premio Strega). Non voglio dire che Ivan Cotroneo abbia copiato la mia idea, ché neppure saprà niente del mio romanzo, ma che entrambi abbiamo avuto la stessa ispirazione per scrivere un romanzo di formazione che indaga sul mistero dell’adolescenza e giunge a identiche conclusioni.
La kryptonite nella borsa è una buona commedia, ben ambientata negli anni Settanta, fotografata con perizia in una Napoli solare e marinara, a tratti surreale, interpretata da un cast ispirato, soprattutto Golino e Zingaretti, ma anche Catani (il bambino) e Nemolato (Superman) non sono da meno. Cotroneo si conferma buon narratore e dimostra doti di regista che sa guidare gli attori con mano ferma, oltre a muovere con abilità la macchina da presa in straordinari piani sequenza e lunghe panoramiche cittadine. Gli anni Settanta sono narrati con dovizia di particolari: la scuola con la maestra unica, i mariti traditori, le mogli che sopportano con rassegnazione, il femminismo, l’amore libero, gli hippie… Molti brani musicali d’epoca come La solitudine e Non è peccato, cantati da Mina e Peppino di Capri, ma anche brani di David Bowie conferiscono alla pellicola credibilità storica. “Mi sembravano giorni così, come tanti, forse era quella la felicità”, è una delle frasi più poetiche di una pellicola che si ricorda anche per una suggestiva trovata onirica: le tre madri sul podio che cadono una dopo l’altra (madre naturale, maestra e Madonna). Da vedere.
Regia: Ivan Cotroneo. Soggetto: Ivan Cotroneo. Sceneggiatura: Monica Rametta, Ivan Cotroneo, Ludovica Rampoldi. Fotografia: Luca Bigazzi. Montaggio: Giogiò Franchini, Doantella Ruggiero. Musiche: Pasquale Catalano. Scenografia: Lino Fiorito. Produttori: Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori (associato). Produttore Esecutivo: Viola Prestieri. Case di Produzione: Indigo Film, Rai Cinema. Distribuzione: Lucky Red. Durata: 98’. Genere: Commedia. Interpreti: Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, Libero De Rienzo, Fabrizio Gifuni, Luigi Catani, Lucia Ragni, Vincenzo Nemolato, Monica Nappo, Massimiliano Gallo, Gennaro Cuomo, Giorgio Solli, Antonio Truppo, Rosaria de Cicco, Carmine Borrino, Nunzia Schiano, Anita Caprioli.