Gino Strada: un uomo che ha dato il meglio di sé al mondo

Articolo di Pietro Salvatore Reina

È morto un uomo, un medico, uno scrittore, un filantropo. È morto Gino Strada, all’anagrafe Luigi Strada. Fondatore assieme alla moglie Teresa Sarti (1946-2009) – un’insegnante e filantropa – dell’Organizzazione non governativa Emergency. Un’organizzazione che nel 2016 ha ricevuto la Medaglia d’oro al merito della Repubblica con la seguente motivazione: «L’Associazione, nata nel 1994 per offrire cure mediche chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, fornisce assistenza gratuita a chiunque ne abbia bisogno senza discriminazioni politiche, ideologiche o religiose ed è stata particolarmente impegnata nel prestare cure e assistenza ai malati colpiti dall’epidemia di Ebola nei paesi africani interessati. L’Associazione forma il personale medico e paramedico secondo criteri e standard di alto livello professionale fino al raggiungimento della completa autonomia operativa. L’impegno umanitario di Emergency è reso possibile dal contributo di migliaia di volontari, medici, infermieri che operano in situazioni critiche per le vittime di guerra e per le emergenze chirurgiche». L’organizzazione opera in più di 16 Paesi.

Gino Strada nasce a Sesto San Giovanni il 21 aprile 1948. Cresce in un ambiente cattolico sensibile alla realtà sociale che si ispira alle idee del Concilio Vaticano II per poi associarsi alla corrente comunista universitaria. Frequenta, a Milano, il Liceo Classico «G. Carducci». Dopo la maturità classica si iscrive e consegue la laurea, nel 1978, in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano. Si specializza in Chirurgia d’Urgenza. Una formazione che ha speso nella sua attività di chirurgo di guerra. Negli anni Ottanta si specializza in chirurgia cardiopolmonare, lavorando negli Stati Uniti, nel Regno Unito, e in Sudafrica. Dalla fine degli anni Ottanta fino al 1994 lavora con il Comitato internazionale della Croce Rossa in vari Paese in guerra (Pakistan, Etiopia, Perù, Afghanistan, Somalia e Bosnia ed Erzegovina).

Autore di alcuni memorabili e bellissimi libri. Alcune pagine di questi testi sono presenti in tutte le antologie scolastiche del nostro Paese. Nel 1999 pubblica Pappagalli verdi: cronache di un chirurgo di guerra. Una raccolta di memorie ambientate in diversi Paesi del mondo (Ruanda, Perù, Angola, Kurdistan, Jugoslavia, Gibuti, ecc.). Un libro denuncia del fatto che «tutte le guerre sono un orrore». Il titolo riprende il nome di un tipo di mina antiuomo.

Nel 2002 viene pubblicato Buskashì. Viaggio dentro la guerra. La storia è il racconto del viaggio per raggiungere l’Afghanistan. Un altro libro denuncia contro la guerra, il mostro della guerra. Una guerra fatta di bombardamenti aerei, di mine disseminate ovunque, di uomini, donne e bambini che perdono braccia, gambe, la stessa vita.

Improvvisamente, nella tarda mattina di oggi, 13 agosto 2021, nella città di Rouen, nel nord della Francia, è morto, per problemi cardiaci, il dottor Gino Strada.

La sua vita è un esempio di pace, collaborazione, amicizia. Sempre in difesa della dignità dell’uomo. Di ogni uomo, donna e bambino. Gino Strada ci lascia una grandissima e difficile eredità.

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