Addio a Nicoletta Orsomando, il sorriso più bello della tv

Articolo di Francesco Pira

Ho un ricordo bellissimo di Nicoletta Orsomando, Signorina Buonasera della Tv in bianco e nero, della radio e poi anche della tv a colori. Una trasmissione radiofonica sulla Rai dove lei era ospite d’onore e mi ritrovai a fare da sociologo della comunicazione e docente di giornalismo una sorta di bilancio di 50 anni di radio e tv. Parlammo nel corso del programma di come era cambiata in mezzo secolo la comunicazione radio televisiva. Dalla notizia della morte di Kennedy, che “ammutolì” l’etere ai discorsi dei Presidenti della Repubblica. Le sue risposte erano sempre puntuali e mai oltre misure. Simpatia, umiltà, sensibilità e professionalità si confermavano in ogni intervento. E’ stato l’unica volta in cui le nostre strade si sono incontrate, oltre i tanti ricordi della sua immagine e della sua inconfondibile voce.

In questo difficile anno di pandemia diverse personalità importanti, che hanno segnato la storia della televisione, ci hanno lasciati. Si è spenta, la notte del 21 agosto, a Roma, Nicoletta Orsomando, annunciatrice Rai e Signorina Buonasera per quarant’anni. La notizia è stata comunicata su Twitter dal nipote della Orsomando, Giacomo Olivi. Perché adesso scopriamo la morte delle persone sui social media.

Nata a Casapulla, comune della provincia di Caserta, si è trasferita nel corso della sua vita in diverse città: a Mazzarino, a Lavello, a Littoria (l’attuale Latina) e nel 1937 a Roma. La prima volta che è apparsa in televisione risale al 22 ottobre 1953 e purtroppo solo pochi italiani riuscirono a vederla poiché non tutti, a quel tempo, godevano del privilegio di avere la televisione. Iniziò la sua carriera con un documentario dell’Enciclopedia Britannica. A questo documentario seguirono “Cineselezione”, alcune puntate di “L’amico degli animali” e poi “Sette giorni al parlamento”. Una donna che rappresentava perfettamente l’annunciatrice perfetta, la “Signorina Buonasera” come poi venne chiamata. Sempre chiara, discreta, composta e garbata. I suoi modi conquistarono subito il pubblico.

Ha lavorato per 40 anni ed era in pensione dal 20 novembre del 1993. Dopo di lei, negli anni, si sono susseguite diverse annunciatrici, ma di fatto la figura dell’annunciatrice è stata sospesa dalla Rai nel 2016; gli ultimi annunci ufficiali sono stati trasmessi su Rai 1, Rai 2 e Rai 3 il 28 maggio del 2016. Le “signorine buonasera”, hanno avuto un ruolo fondamentale: rappresentavano la Rai e dovevano trasmettere serenità alle persone, visto che entravano quotidianamente nelle case degli italiani.

Come ricorda il Messaggero: “Il loro ruolo principale da annunciatrici era quello di raccordare il palinsesto della giornata, segnalare eventuali cambi di programmazione, dare annunci istituzionali per conto della Rai ed essere pronte ad intervenire entrando in onda in diretta in caso di interruzioni delle trasmissioni in corso per motivi tecnici. Pronte a tutto, sempre. Sempre in prima linea e sempre perfette. Per questo motivo, per decenni gli annunci sono stati trasmessi rigorosamente in diretta. Proprio come accade sui social network, sempre online, ma all’epoca era il puntino rosso della telecamera che segnava l’inizio della ripresa. Per molti anni tra i compiti delle annunciatrici Rai vi fu anche la lettura delle previsioni meteo: in particolare l’edizione del mattino in onda su Rai 1 (saltuariamente anche quella serale) e quella del pomeriggio su Rai 3, la conduzione delle rubriche Oggi al Parlamento, Almanacco del giorno dopo, Spaziolibero, delle rubriche sul traffico stradale ed autostradale, l’oroscopo in onda in coda al TG2 della notte ed il segnale orario”.

Molto spesso, diventavano motivo di satira per i personaggi dello spettacolo. Infatti, quando la Orsomando nel 2008 ha presentato lo show “Viva Radio2 Minuti”, condotto da Fiorello, il presentatore non solo decise di imitarla, ma invitò Jovanotti, Christian De Sica, Laura Pausini, Simona Ventura e Biagio Antonacci a fare lo stesso. In rete sono ancora presenti i video esilaranti di ogni imitazione.

Insomma, quando muore una personalità celebre ci sentiamo sempre tutti un po’ più soli. Direi che oggi avvertiamo questo senso di solitudine e tristezza ancor più del passato, perché la comunicazione è cambiata e le piattaforme tecnologiche hanno trasformato ogni nostra percezione del personaggio popolare. Attraverso i Media impariamo a conoscere chi lavora nel mondo della tv e dello spettacolo, della musica, della moda e in tanti altri settori di dominio pubblico. Nell’era dei social network, dove lo spazio e il tempo hanno un’altra dimensione, abbiamo l’impressione che i vip diventino nostri amici. Oltretutto, tramite le loro dirette social conosciamo ogni loro abitudine e possiamo commentare tutto quello che postano su Instagram.

Come era prevedibile, anche in occasione della morte della Orsomando, i social sono stati invasi dai link delle principali testate giornalistiche e condivisi da tantissimi utenti con frasi di cordoglio e dispiacere. L’iter è ormai sempre lo stesso; quando ci lascia una persona nota al grande pubblico, il primo gesto che compiamo è quello di collegarci sui nostri social del cuore e condividere una frase, un video o una fotografia che possa celebrarla. Senza dubbio riuscire a farsi ricordare dalla gente vuol dire essere stati in grado di donare qualcosa di importante agli altri ed è un grande traguardo. Del resto lo scrittore tedesco Jean Paul ci aveva avvertiti: “Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo essere cacciati.” Allora, noi continueremo a ricordare Nicoletta Orsomando col sorriso e le saremo grati per il contributo che ha dato alla televisione e alla radio italiana.

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