Il Lions Club Sambuca Belice -guidati dal Presidente Enzo Randazzo- hanno conferito il XII Premio Internazionale Navarro 2021 a Gino Pantaleone, poeta e scrittore palermitano, autore di molte opere letterarie importanti. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 6 novembre, tra le ore 08:30 e le ore 20:00, nel rispetto delle norme anti-covid vigenti, presso la Banca Sicana di Sambuca di Sicilia Corso Umberti I, 111. Nella stessa sede, dalle ore 08:15 alle ore 13:00, avrà luogo anche il V Convegno di Studi Navarnani.
L’opera a cui è stato conferito il premio è “Servi disobbedienti”, con la prefazione di Gaetano Savatteri. Si tratta di un libro suddiviso in tre parti che racconta la vita di quegli uomini che affrontano le proprie battaglie con convinzione, anche nel momento in cui gli altri pensano si tratti di ingenuità e c’è la consapevolezza che la vittoria non sarà per niente facile. La prima parte del libro racconta la storia di Villalba e Racalmuto, accomunate dallo sfruttamento delle classi medie da parte di una classe dominante. Luoghi in cui gli americani, dopo lo sbarco in Sicilia, durante la seconda guerra mondiale, hanno imposto due sindaci mafiosi. Nella seconda parte sono raccontati i momenti salienti della storia della mafia secondo gli scritti di Pantaleone e Sciascia, dall’inizio dell’800 fino al periodo post bellico con l’Operazione Husky. La terza e ultima parte riguarda i momenti di “incontro” dal punto vista ideologico, e nella politica e nel sociale, i loro scritti inizialmente quasi osannati e poi criticati e accusati di apologia mafiosa e di essere addirittura menzogneri.
Entrambi giornalisti del mitico giornale “L’Ora”, le loro prese di posizione contro il “milazzismo” prima e contro il “compromesso storico” poi hanno acceso polemiche di non poca portata. Entrambi accusatori di una evanescente e inconcludente Commissione Nazionale Antimafia hanno vissuto l’esperienza di un incontro organizzato dalla rivista “L’Europeo” con la presenza del presidente dell’allora Commissione, l’on. Francesco Cattanei, molto acceso pertinente e che ha avuto anche conseguenze giudiziarie per Pantaleone. La rottura sofferta coi comunisti, le critiche alla Chiesa rea, sino ad un certo momento storico, di non prendere posizione e, addirittura, di favorire la mafia. L’analisi peculiare e raffinata di Sciascia, quella cruda e senza peli sulla lingua di Pantaleone, hanno fatto di questi due scrittori due icone scomode che li hanno messi da un lato sotto gli occhi dei riflettori, dall’altro tra le sbarre della gogna sino a portarli all’isolamento. Una fine amara per Leonardo Sciascia segnata da quella valanga di critiche dopo l’ormai famoso articolo sui professionisti dell’antimafia, crudele e impietosa per Michele Pantaleone, abbandonato da tutti, dai giornali, dagli editori, dalla politica, dal suo stesso partito con l’aggravante che è stato totalmente e volutamente dimenticato