Provocazione, una rivista per tutti ma di sole donne

Articolo di Gordiano Lupi

È ancora il tempo di pubblicare riviste letterarie su carta? Pare proprio di sì, sembra che gli scrittori italiani non si possano staccare dal supporto cartaceo, anche se la rivista esce online, in  digitale, l’edizione collaterale stampata piace molto. Una rivista longeva come Il Foglio Letterario – nata nel maggio 1999 – da alcuni anni è risorta in digitale grazie a Vincenzo Trama, all’indirizzo www.ilfoglioletterario.it, ma 4 volte all’anno esce anche su carta, come free press per chi acquista un libro dell’omonima Casa Editrice. Davide Ricchiuti, invece, si è inventato Pro.Vocazione, una rivista monografica per tutt*, diretta da un uomo, che pubblica solo autrici. Emblematico il titolo che può essere letto alla latina pro vocazione (per vocazione, il solo motivo per cui ci si occupa ancora di letteratura) e in italiano come provocazione (qualcosa che è destinato a scatenare dibattiti e discussioni). Provocatore per eccellenza,

Ricchiuti, che si avvale della collaborazione di Raquel in Dreams (illustra e impagina) e di Stefania Massari (consiglia libri e si batte per la parità di genere nel mondo editoriale), ha già dato alle stampe due numeri (Settembre e Dicembre 2021) di un trimestrale molto originale. Rivista gratuita, sia in digitale che su carta, nel primo numero pubblica un racconto inedito di Manuela Montanaro (L’asina zingara) e consiglia la lettura di L’orchestra rubata di Hitler di Silvia Montemurro, Quel luogo a me proibito di Elisa Ruotolo e L’unica persona nera nella stanza di Nadeesha Uyangoda. Il secondo numero ospita La vecchia di Giulia Sara Miori e invita a leggere il romanzo La stanza dei canarini di Giulia Contini, Le ore piene di Valentina Della Seta e Adorazione di Alice Urciolo.  Verrebbe da dire che Ricchiuti è un razzista al contrario, perché discrimina gli uomini nei confronti delle donne, in realtà non è così, perché lo scopo è evitare il cameratismo maschile e rimuovere la disparità di considerazione di cui sono oggetto uomini e donne. Il motto della rivista è: le donne non dovranno sempre proteggersi dagli uomini.

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