“Il Piccolo Principe”, a 120 anni dalla nascita di Antoine de Saint-Exupéry

Articolo di Merelinda Staita

Penso sia il caso di dirlo “Il Piccolo Principe” non è un classico, ma è il classico per eccellenza.

In tanti abbiamo letto questo libro e anche chi non lo ha letto conosce sicuramente qualche frase, qualche citazione del romanzo come ad esempio: “L’essenziale è invisibile agli occhi”. Impossibile non riuscire a vivere sulla propria pelle questo libro; Impossibile non ricordare, nonostante il passare del tempo, quelle parole lasciate nella tua anima.

Questo volume ci ha aiutato a comprendere e a comprenderci, ci ha fatto sognare, ci ha aperto nuovi orizzonti e gli occhi perché talvolta ci nascondiamo dietro l’essere adulti, dimenticandoci che c’è sempre una parte di noi che rimane legata all’infanzia.

Io questo libro l’ho letto più volte da adulta e tutte le volte ho provato emozioni e sensazioni diverse, un legame che non credevo possibile e un senso di serenità, e profonda riflessione, che prima non avevo.

Non è importante l’età perché questo è un libro che si adatta ad ogni fascia di età, i piccoli hanno bisogno di sognare e i grandi hanno bisogno di tornare bambini.

Ci sono scenari che vanno vissuti, altri dimenticati e altri ricordati perché molto spesso l’esperienza vissuta, attraverso la letteratura, ti aiuta a crescere sotto diversi punti di vista.

La Francia ha lanciato il Piccolo Principe Day: proprio il 29 giugno in occasione del 120° anniversario dalla nascita di Antoine de Saint-Exupéry, nato il 29 giugno del 1900 a Lione.

Morì il 31 luglio del 1944 inabissandosi nel mar Tirreno durante una ricognizione con il suo aereo, dopo essere stato colpito dalla contraerea tedesca e non seppe mai del successo del suo capolavoro.

Il 29 giugno, non solo la Francia ma il mondo intero, sta rendendo omaggio al grande capolavoro dello scrittore Antoine de Saint-Exupéry. Il Piccolo Principe, pubblicato per la prima volta nel 1943, è l’opera letteraria francese più letta e conosciuta al mondo e ha venduto oltre duecento milioni di copie.

Nel corso della giornata, artisti, piloti, scrittori, registi e numerose personalità stanno celebrando, attraverso video, sui canali social della Fondazione Antoine de Saint-Exupéry, il potere evocativo del Piccolo Principe e le influenze che il romanzo ha avuto sulle loro vite, soffermandosi sui valori che il testo è riuscito a trasmettere loro.

Tra le personalità coinvolte, lo scrittore e fumettista Joann Sfar; Dorine Bourneton, unica sopravvissuta a un incidente aereo e prima donna disabile al mondo a compiere acrobazie aeree; Loïc Blaise, aviatore ed esploratore malato di sclerosi multipla; lo stilista e fotografo Jean-Charles de Castelbajac; l’aviatore e psichiatra Bertrand Piccard; il regista Mark Osborne.

“In un contesto globale in cui si stanno moltiplicando crisi e tensioni” ha scritto in una nota la Fondazione, “i valori umanistici del Piccolo Principe stanno attualmente trovando una risonanza molto speciale presso il grande pubblico. Grazie alla sua forza evocativa e alla sua capacità di ispirazione per costruire insieme un futuro migliore, l’appropriazione da parte di ciascuno del messaggio del Piccolo Principe diventerà più ricca e varia. Tutto ciò che mancava era una giornata internazionale per celebrarlo”.

In autunno, tra Lione e Tolosa, si svolgerà una grande mostra dal titolo: Un Petit Prince parmi les Hommes, con molti inediti sulla vita e l’opera di Saint-Exupéry. Nella sua città natale, Lione, la rassegna illustrerà il percorso personale dello scrittore-aviatore, mediante installazioni multimediali e filmati d’archivio; a Tolosa, dove Saint-Exupéry diventò pilota, verrà presentata la forte passione dell’autore, e lo stretto legame, con il cielo e con gli aerei. La mostra sarà successivamente allestita a Parigi e a Bruxelles.

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