Cucina tradizionale siciliana e poesie contemporanee protagonisti il 5 giugno al Museo Mirabile di Marsala

Articolo di Antonino Schiera

Protagonisti la cucina tradizionale siciliana e le poesie contemporanee con gli autori che le hanno composte e che le declameranno il giorno 5 giugno 2022, alle ore 10, presso il patio del Museo Mirabile di Marsala sito in contrada Fossarunza 198. Il programma posto in essere dallo scrittore, nonché fondatore e direttore del museo Salvatore Mirabile e presidente provinciale di Trapani dell’Accademia di Sicilia, prevede la presentazione della sua opera in cinque tomi Le pietanze.

Interverranno alla presentazione il professore Tommaso Romano Presidente dell’Accademia di Sicilia, chi scrive autore della prefazione e la scrittrice Giovanna Fileccia alla quale è affidata la lettura di alcune ricette presenti nell’opera oggetto della presentazione. L’opera Le Pietanze di Totò Mirabile si dispiega e spalma nella sua completezza, su cinque volumi ciascuno dei quali raccoglie le ricette tipiche della tradizione siciliana, scandendo le varie fasi di un pranzo o una cena completi: 1° tomo: Antipasti e Contorni. 2° tomo: Primi Piatti. 3° tomo: Secondi Piatti. 4° tomo: Frutta e Verdura. 5° tomo: Dolci Vini e Liquori. Ogni ricetta è commentata dall’autore, corredata con fotografie e con l’indicazione degli ingredienti necessari e dei tempi di preparazione.

A seguire verrà distribuita l’antologia “Al Teatro di Segesta” e i poeti presenti potranno declamare la loro poesia contenuta nella stessa antologia, la cui genesi è attribuibile all’incontro poetico svoltosi all’interno dell’area archeologica di Segesta, il giorno 21 ottobre 2021, con le musiche di Patrizia Genova e Mario Liberto, le fotografie di Lorenzo Gigante e la partecipazione del professore Tommaso Romano che, tra le altre cose, è anche direttore del social magazine CultuElite.

I poeti invitati e autori delle poesie sono Angela Di Girolamo, Angelo Abbate, Antonino Causi, Antonino Schiera, Caterina Mantia, Cinzia Pitingaro, Emanuele Insinna, Enza Mistretta, Francesco Ferrante, Gina Bonasera, Giovanna Fileccia, Giovanni Andrea Marino, Giovanni Teresi, Giuseppe Gaudino, Lidia Glorioso, Maria Patrizia Allotta, Maria Quartana, Pietro Pinzarrone, Pietro Vizzini, Rosa Maria Chiarello, Teresa Riccobono e Salvatore Mirabile.

Conosco e stimo da molti anni Salvatore Mirabile, poeta, scrittore, saggista, promotore culturale, per via della passione comune che ci conduce a riempire bianche pagine di poesie, di storie, di riflessioni e a promuovere i libri e i loro autori. Ma non solo, perché con il tempo abbiamo scoperto di apprezzare il buon cibo, spesso ritrovandoci noi stessi tra i fornelli per offrirlo ai commensali in tutte le sue declinazioni, utilizzando ingredienti prima di qualità. Quando mi ha parlato di questa sua nuova opera dedicata alle tradizioni culinarie siciliane, che si inserisce nel già numeroso elenco delle sue pubblicazioni, non mi sono affatto stupito perché Salvatore Mirabile, chiamato da tutti Totò Mirabile, è un creativo animato e sospinto da una grande energia. Basti pensare a una delle sue più importanti creature: il Museo Mirabile delle tradizioni ed arti contadine della regione siciliana di Marsala che, oltre a essere un’associazione culturale, raccoglie nella sua sede migliaia di testimonianze catalogate e conservate con dedizione e amore. Come lui stesso dice e mi trova d’accordo, senza la ricerca e la conservazione di tutto quanto riguarda le nostre tradizioni siciliane non c’è presente e non ci può essere futuro. E poi tanti libri scritti e pubblicati, presentazioni, premi vinti e organizzati, incontri poetici di letture in un lungo percorso artistico iniziato fin da quando da ragazzo frequentava le scuole medie.

Ma quale può essere il tratto comune che unisce la letteratura con il buon cibo? Per comprovarne l’esistenza faccio riferimento ad alcune citazioni partendo da quella della scrittrice Virginia Woolf: “Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”. Lo scrittore e drammaturgo Oscar Wilde, d’altra parte, affermava: “Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo”. Immaginiamo infine di attraversare gli oceani spostandoci a Oriente, rileggendo le parole della scrittrice giapponese Banana Yoshimoto: “Non c’è posto al mondo che io ami più della mia cucina. Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene. Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con tanti strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che scintillano. Un luogo che condivido volentieri con gli amici a me cari”.

Chissà se l’amico Totò Mirabile pensava a questi illustri scrittori e ai tanti letterati che hanno parlato e scritto di cucina quando ha deciso che doveva nascere questa sua interessante e voluminosa pubblicazione? Ne sapremo di più domenica prossima al Museo Mirabile con ingresso libero.

Related Articles