C’era una volta un coniglio mannaro travestito da topo, sceso nella città dell’acciaio per raccontare un destino già scritto in cambio di presunti regali, ma temeva di parlare col popolo. Troppo difficile affrontare un’assemblea con la gente pronta a dissentire, meglio l’aria condizionata d’un consiglio comunale blindato da camionette di polizia e carabinieri. Meglio rifiutare di affrontare il popolo. Proprio quel popolo che ha manifestato pacificamente – certo con epiteti coloriti, molto livornesi – dalle due alle otto del pomeriggio sotto un sole inclemente. Proprio quel popolo che i padri di Giani, politici del Partito Comunista Italiano di lui neppure parenti, affrontavano quotidianamente. Proprio quel popolo che Togliatti e Berlinguer conoscevano bene, perché servitori del popolo. Il coniglio mannaro travestito da topo, invece, era venuto nella città dell’acciaio a raccontare un futuro di pericoli e mare inquinato, turismo perduto, delfini e balene scomparse, coltivazioni ittiche smarrite, in cambio d’una una nave bomba attraccata in porto. E quel popolo lo aspettava, voleva dire quel che pensava di lui, non altro, era un diritto del popolo, ma è rimasto deluso, anche se chiedeva uno scontro civile in un luogo pubblico, ché il Consiglio Comunale è la casa dei cittadini, non la casa del potere. Un pomeriggio dove tutti hanno perso, non solo la città dell’acciaio, più di tutti ha perso il coniglio mannaro travestito da topo, scappato da una fogna grazie a forze dell’ordine e politici locali, senza affrontare l’ira del popolo. Tu pensa, coniglio mannaro, volevamo soltanto dirti quanto sia spregevole vendere un territorio in cambio di potere, cedere mare e bellezza per sporco denaro. Sei stato così vile da fuggire, in giacca e cravatta, per le vie del centro storico, pensa quant’eri buffo, per chi ti ha visto correre mentre una ragazzina di vent’anni t’inseguiva e voleva dirti che eri un coniglio, neppure mannaro, così ridicolo non facevi paura, travestito da topo, cercavi una fogna per nasconderti, facevi solo pena. Avresti fatto meglio ad affrontare il popolo, ma dovevamo immaginarlo che non l’avresti mai fatto, gli arroganti temono il popolo, fieri e presuntuosi decidono e scappano, con la pancia piena. Questa volta, nella città dell’acciaio, il boccone ti sarà andato di traverso. Era formaggio in una trappola per topi.
Gordiano Lupi
Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Tra i suoi lavori di argomento cinematografico: Cannibal - il cinema selvaggio di Ruggero Deodato (Profondo Rosso, 2003), Orrore, erotismo e pornografia secondo Joe D’Amato (Profondo Rosso, 2004), Tomas Milian, il trucido e lo sbirro (Profondo Rosso, 2004), Le dive nude - Il cinema di Gloria Guida e di Edwige Fenech (Profondo Rosso, 2006), Il cittadino si ribella: il cinema di Enzo G. Castellari - in collaborazione con Fabio Zanello - (Profondo Rosso, 2006), Filmare la morte – Il cinema horror e thriller di Lucio Fulci (Il Foglio, 2006), Sexy made in Italy – le regine del cinema erotico degli anni Settanta (Profondo Rosso, 2007), Fellini - A cinema greatmaster (Mediane, 2008), Commedia Sexy all’Italiana (Mediane, 2009), Fernando di Leo e il suo cinema nero e perverso (Profondo Rosso, 2009), Cozzi stellari - Il cinema di Lewis Coates (Profondo Rosso, 2009 - edizione USA, 2011), Tinto Brass - poeta dell’erotismo (Profondo Rosso, 2010), Storia del cinema Horror Italiano – vol.1 – Il Gotico (Il Foglio, 2011), Laura Gemser e le altre (Profondo Rosso, 2011), Storia del cinema Horror Italiano – vol. 2 – Dario Argento e Lucio Fulci (Il Foglio, 2011), Storia del Cinema Horror Italiano – vol. 3 – Joe D’Amato, Umberto Lenzi, Ruggero Deodato, Pupi Avati e il cannibal movie (Il Foglio, 2012), Nude… si ride! - I registi e le attrici della commedia sexy - vol. 1 (Profondo Rosso, 2012), Grazie… zie! - I registi e le attrici della commedia sexy - vol. 2 (Profondo Rosso, 2012), Profumo di donna – le più belle attrici italiane degli anni Settanta (Profondo Rosso, 2013), Storia del Cinema Horror Italiano - vol. 4 - Anni Ottanta - Lamberto Bava, Alberto De Martino, Sergio Martino, Luigi Cozzi, Corrado Farina, Michele Soavi, Enzo G. Castellari (Il Foglio, 2013), Bruno Mattei - L’ultimo artigiano (Il Foglio, 2013), Soprassediamo! - Franco & Ciccio Story (Il Foglio, 2014), Il cinema di Gloria Guida (Il Foglio, 2015), Pasta e cinema (con Patrizio Avella - Il Foglio, 2017), Storia della Commedia Sexy - Volume 1 - da Sergio Martino a Nello Rossati (Sensoinverso, 2017), Tutto Avati (con Michele Bergantin - Il Foglio, 2018), Storia della Commedia Sexy - Volume 2 - da Carnimeo a Bottari (Sensoinverso, 2018), La grande abbuffata - storia cinema e cucina italiana (con Patrizio Avella - Il Foglio, 2018). Inediti, in via di pubblicazione: Umberto Lenzi, Laura Antonelli, Lacrima Movie, Nino D’Angelo e Commedia Erotica. Romanzi più recenti: Fame / Una terribile eredità (Perdisa, 2009 - Il Foglio, 2015), Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino - Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2015), Sogni e altiforni - Piombino Trani senza ritorno (Acar, 2018). Tre volte presentato al Premio Strega.