Si è svolta nella piazza d’armi della caserma “Crisafulli Zuccarello” di Messina la cerimonia di saluto della Brigata “Aosta”, in vista del prossimo impiego in Libano, alla presenza delle autorità cittadine e regionali e del Comandante delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota.
Con questa cerimonia, i militari del Comando Brigata, del 5° reggimento Fanteria “Aosta”, del reggimento “Lancieri di Aosta” (6°), del 4° reggimento genio guastatori e del reggimento Logistico “Aosta”, insieme ad aliquote del 62° reggimento fanteria “Sicilia”, del 6° reggimento bersaglieri, del 24° reggimento artiglieria terrestre “Peloritani” e del Reparto Comando, hanno concluso un lungo ed intenso periodo di addestramento, finalizzato all’impiego nel settore operativo a sud-ovest del Libano.
Il Generale di Brigata Giuseppe Bertoncello, Comandante della Brigata “Aosta”, sarà responsabile del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), con sede a Shama, in cui operano 3800 Caschi Blu, di cui circa 1.000 militari italiani, di 16 Paesi contributori alla missione ONU.
Tutte le attività di approntamento sono state propedeutiche agli incarichi assegnati al contingente italiano dalla risoluzione n. 1701 delle Nazioni Unite, che prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità nella zona di operazione, l’assistenza alla popolazione locale e il supporto all’addestramento delle Forze Armate libanesi.
Nel suo discorso, il Generale Bertoncello ha parlato “di grande impegno e dell’opportunità di essere fra quei soldati che hanno il privilegio di rappresentare l’Italia nel contesto internazionale”, rivolgendo un sentito pensiero a coloro che, nel passato, hanno sacrificato la propria vita al servizio del Paese, in Italia e in tutte le parti del mondo dove sono stati chiamati ad operare.
La Brigata “Aosta” ritornerà nella “Terra dei Cedri” con i colori delle Nazioni Unite per la terza volta, dopo le missioni condotte nel 2011 e nel 2019. Il Generale Tota, salutando il contingente in partenza, ha espresso parole di ringraziamento agli uomini e alle donne dell’Aosta: “Vi siete addestrati e preparati al meglio per affrontare questo compito con professionalità e dignità. Il Libano è un paese che ha bisogno d’aiuto e che vede negli italiani un punto di riferimento. Andiamo per portare pace e ci riusciamo e ce lo riconoscono, andiamo per un compito importante in cui l’Italia crede. Il credito che abbiamo nel mondo è anche merito dei vostri sacrifici e di quello delle vostre famiglie che vi saranno vicine”.