Nella Los Angeles di metà anni 70 Gru è un bimbo nasone e innocuo che sogna di diventare l’individuo più cattivo di sempre. La sua passione per le malefatte lo porta a chiedere udienza ai Vicious 6. Il gruppo dei malvagi per eccellenza si fa beffe del piccolo misantropo lasciandolo triste e solo. Senza darsi per vinto Gru decide di rubare una pietra ai sei bulli. Il furto del sasso, essenziale ai Vicious, trasforma l’aspirante membro nel nemico numero uno del gruppo. Affidando la pietra a un Minions, il malfattore in erba si complicherà non di poco l’esistenza. Tornano le faccine con le gambe che tanto piacciono di questi tempi nel secondo capitolo della saga. Nati come comprimari del protagonista i Minions sono diventati elemento essenziale dei Cattivissimo me arrivando a superare perfino Gru. Minions 2 come gru diventa cattivo ripropone la comicità fisico espressiva delle creaturine mista alla loro parlata incomprensibile.
Prendendo esempio dal cinema muto il film si appoggia alla simpatica sbadataggine di questi esserini privi di parola ma capaci di suscitare ilarità. Kevin Stewart e Bob riprendono a combinarne di tutti i colori esaltando la scena con i particolari e le esplosioni improvvise. Il film non è che una passerella per una comicità fatta di dettagli impercettibili e citazioni al cinema del passato. Da Tarantino a Indiana Jones le vicende dei petulanti esserini provocano un’empatia tale da far passare la storia in secondo piano. Dopo qualche passaggio il protagonista passa in secondo piano e il pubblico si concentra solo sulla prossima gag, made in Minions.
Un cartone animato, come si diceva una volta, capace di una comicità primordiale che trae ispirazione nelle comiche dei primi anni 20 ripresentando le intenzioni senza alcun dialogo. Il plotone dei Gremlins senza cattiveria viaggia di pari passo con la pancia dello spettatore che ride per quelle sciocchezze che tanto fanno parte del reale. Una costruzione ottima che non perde mai di ritmo e azzarda uscite al limite della farsa. Una farsa ben strutturata che gli realizzatori propongono spaziando dal cinema classico alla letteratura di genere . Elementi perfettamente adattati in una vicenda che riesce a far sorridere e intrattenere.